Desio, la politica polemizza sulla sicurezza dopo la rissa in centro con machete e mazza da baseball

Le opposizioni di centrodestra a Desio evidenziano un problema di sicurezza dopo la rissa in pieno centro (con machete e mazza da baseball) che in settimana ha portato a sei denunce. Polemiche tra dotazioni delle forze dell’ordine e disagio giovanile.
Rissa a Desio
Rissa a Desio

«Insicurezza, delinquenza, paura». Regna ancora lo sconcerto a Desio, per la mega rissa avvenuta mercoledì pomeriggio nel cuore del centro storico. Simone Gargiulo, della Lista civica per Desio e Andrea Villa, Greta Lo Re, Luca Ghezzi e Maria Grazia Donghi del gruppo consiliare della Lega si interrogano su un fatto che è difficile archiviare come un evento eccezionale.
«Quanto è accaduto nella nostra città – dicono – è inaccettabile. Il fatto che qualcuno possa girare indisturbato per le strade della nostra città con in mano un machete, è preoccupante. E dimostra che a Desio la sicurezza, nel centro storico e non solo, è stata trascurata. Per un’amministrazione comunale il tema sicurezza deve essere centrale. La polizia locale deve essere messa nelle condizioni di operare al meglio delle proprie potenzialità e poter contare su un organico più ampio rispetto all’attuale. Servono inoltre equipaggiamenti adeguati per potere garantire sicurezza, prevenzione e difesa».

I cittadini da anni segnalano una situazione preoccupante nella zona dove è avvenuta la rissa: «Gli appelli dei cittadini sono stati ignorati dagli amministratori locali».

Gli esponenti del centrodestra indicano anche un elenco di dotazioni tecniche: «Giubbotti con ricetrasmittenti, spray al peperoncino e Taser (la pistola a impulsi elettrici)». E aggiungono: «Abbiamo sollevato il problema dell’equipaggiamento delle forze dell’ordine e dei fenomeni di disagio giovanile anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Purtroppo la questione è stata derubricata e la Giunta ritiene di avere già la situazione sotto controllo, salvo poi commentare episodi di questo genere. Il tema sicurezza non può più essere sottovalutato».