Desio entra tra i ComuniCiclabili e raggiunge Sulbiate

Desio entra nella rete dei ComuniCiclabili promossa da Fiab, seconda della Brianza dopo Sulbiate e dodicesima della Lombardia. «A Desio le strade diventeranno a precedenza pedonale», dice l’assessore Giovanni Borgonovo.
Desio Comune Ciclabile
Desio Comune Ciclabile

Desio entra nella rete dei ComuniCiclabili, seconda della Brianza dopo Sulbiate e dodicesima della Lombardia. La città è tra le dieci novità dell’edizione 2020 del progetto sviluppato da FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta per verificare e valutare il grado di ciclabilità dei territori che, nel loro insieme, contano oltre 6 milioni di persone, più del 10% della popolazione italiana.

Si aggiunge così gli altri 11 Comuni Ciclabili in Lombardia (Bergamo, Brescia, Borgarello, Cassina de’ Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Cinisello Balsamo, Crema, Gaggiano, Segrate, Sulbiate e San Donato): con una superficie di 14,76 mq e poco più di 42mila abitanti si aggiudica la bandiera gialla della ciclabilità italiana con una percentuale pari al 64% di motorizzazione rispetto alla media nazionale.

L’attestazione di ComuneCiclabile è accompagnata da un punteggio (da 1 a 5 bike-smile) assegnato in base a diversi parametri di valutazione all’interno di 4 aree di intervento: mobilità urbana, cicloturismo, governance, comunicazione e promozione. Desio si è aggiudicata 2 bike-smile (è vicino al 3°).

“Questo riconoscimento premia tutti i lavori in corso sulla ‘Mobilità Lenta’, uno dei punti cardine dell’Amministrazione comunale – ha spiegato l’assessore alla Mobilità, Giovanni Borgonovo durante la cerimonia di consegna degli attestati e della bandiera gialla della ciclabilità italiana della scorsa settimana a Torino – A Desio le strade diventeranno a precedenza pedonale. Strade dove i veicoli procederanno sostanzialmente a passo d’uomo e dovranno dare precedenza a pedoni e ciclisti, dove verranno sottolineati il rispetto per l’ambiente, la vita di comunità e la qualità della vita. Siamo molto attenti alle tematiche della mobilità ciclistica con un concreto cambio di prospettiva a favore delle politiche bike-friendly, che rispecchiano una maggiore attenzione alle persone e all’ambiente”.