Desio: debutto in videoconferenza per il nuovo auditorium atteso da anni

Il nuovo auditorium polifunzionale di villa Tittoni a Desio ha debuttato in una videoconferenza via web. È un progetto atteso da anni, sarà inaugurato in primavera.
DESIO - Le primissime immagini del nuovo auditorium di villa Tittoni
DESIO – Le primissime immagini del nuovo auditorium di villa Tittoni Marco Mologni

Debutto in videoconferenza web per il nuovo auditorium polifunzionale di villa Tittoni a Desio. La nuova, attesissima, sala di duecento posti che sarà inaugurata in primavera nell’ala ovest della dimora disegnata dal Piermarini, è stata presentata in anteprima – in diretta web – dall’assessore alla Cultura, Cristina Redi.

Per la prima volta i desiani hanno potuto ammirare le immagini del progetto, da anni segretissimo, anche per l’enorme ritardo con cui la struttura sarà aperta al pubblico.

«Uno spazio modulare e polivalente – spiega Redi – con la possibilità di creare tante soluzioni culturali: dal grande concerto all’esibizione dell’ensemble di musica da camera. Spazio anche a teatro, letteratura e a conferenze culturali. Un luogo dedicato a tutte le associazioni e un palcoscenico a disposizione della Cultura» nel contesto di villa Tittoni, che il Comune da anni ha trasformato nel «salotto culturale» della città e dove è aperta la biblioteca civica, le sedi delle associazioni e la sala studio per gli universitari.

Desio: debutto in videoconferenza per il nuovo auditorium atteso da anni
DESIO – Rispettati anche i resti di affreschi ottocenteschi in accordo con Soprintendenza Belle Arti

Nei mesi estivi nel parco c’è la manifestazione di Parco Tittoni. «Il pavimento sarà interamente rivestito di legno – aggiunge Redi – Ora stiamo attrezzando la sala con impianti all’avanguardia nella diffusione di suono e immagine come proiettore e impianto audio».

Era il 2012 quando il Comune con Parco delle Culture vinse un bando di Fondazione Cariplo per «rigenerare con la cultura un ambiente storico». L’auditorium sarebbe dovuto essere pronto per il 2016 ma sarà inaugurato solo cinque anni dopo.

In realtà lo spazio è inaccessibile fin dal 1993, dopo il devastante incendio doloso che colpì proprio l’ala ovest della dimora. Forte l’interesse delle associazioni culturali.
Perplessità hanno manifestato alcuni esponenti dell’opposizione che hanno puntato il dito sui ritardi e sulla «scarsa dotazione tecnica». I lavori, concordati con la Soprintendenza alle Belle Arti, hanno restituito una parte «segreta» della villa restituendo intatto il contesto originale.