Desio, alla biblioteca civica riaprono le sale studio: un posto su prenotazione

Riaprono da martedì mattina le sale studio della biblioteca civica di Desio: una festa per gli studenti. Il servizio per il momento sarà possibile solo su prenotazione o al mattino o al pomeriggio. Non è stato ancora possibile riattivare il servizio della sala di studio co-gestita con gli universitari.
biblioteca civica
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Riaprono da martedì mattina le sale studio della biblioteca civica di Desio: una festa per gli studenti. La «casa dei libri» di via Cavalieri di Vittorio Veneto è da anni uno dei luoghi del cuore per i liceali e gli universitari di Monza e Brianza. Desio tra i primi comuni della Brianza ha attivato il servizio delle sale di studio. Il servizio per il momento sarà possibile solo su prenotazione. Sarà possibile avere il proprio posto con una telefonata o una e-mail (0362392317 o biblioteca@comune.desio.mb.it ) oppure con un clic dallo smartphone utilizzando l’app C’è posto di Brianza biblioteche (è possibile scaricarla o accedere dal link che si trova sul sito del comune di Desio www.comune.desio.mb.it).

Per accontentare tutti, si potrà prenotare un solo posto, o al mattino o al pomeriggio. La sicurezza degli studenti sarà al primo posto: prima di accedere alla sale bisogna presentarsi allo sportello prenotazioni con il codice fiscale o la tessera della biblioteca per registrare la propria presenza e ricevere la conferma dell’assegnazione del posto. È richiesto di indossare la mascherina per tutto il periodo di permanenza all’interno di tutti gli spazi della biblioteca. Necessario inoltre mantenere la distanza di almeno un metro, occupare il posto assegnato, non spostare le sedie dal proprio posto, limitare l’uscita dalla sala solo in caso di reale necessità e igienizzare le mani a ogni rientro in sala, in particolare dopo l’utilizzo del bagno.

Non è stato ancora possibile, per il momento, riattivare il servizio della sala di studio co-gestita con gli universitari. Un grande successo, voluto dall’assessore alle politiche giovanili, Cristina Redi, e dal giovane consigliere comunale Achille Taccagni: prima dell’emergenza sanitaria erano circa 50 gli universitari che alternandosi occupavano quasi sempre tutti i venti posti a disposizione. Grazie al contributo di una decina di studenti volontari, era possibile tenere aperta l’aula anche il lunedì mattina, due sere alla settimana, e la domenica pomeriggio, quando la biblioteca era chiusa. Ma, almeno per il momento, le norme di sicurezza sanitaria rendono impossibile questo servizio.