Desio: accordo pre-ballottaggio, il Pd chiede le dimissioni del sindaco

Dopo la rivelazione del Cittadino sull’accordo pre-ballottaggio tra la coalizione che sostiene Gargiulo e quella di Motta, il Pd chiede le dimissioni del sindaco eletto da due settimane.
Jennifer Moro e Simone Gargiulo
Jennifer Moro e Simone Gargiulo Egidio Farina

Il centrosinistra chiede le dimissioni del neo sindaco di Desio Simone Gargiulo, eletto solo due settimane fa. Il motivo? L’accordo siglato prima del ballottaggio tra la coalizione di Gargiulo (Lega, Fratelli d’Italia e lista civica Per Desio) e la coalizione che al primo turno sosteneva il candidato sindaco Stefano Motta giunto terzo con quasi il 16% dei voti (Forza Italia-Udc, liste SiAmo Desio e Desio Popolare).

Un documento scritto nero su bianco, di cui si vociferava da giorni e che il Cittadino ha pubblicato sabato 30 ottobre. L’accordo siglato il 10 ottobre prevede, in cambio del sostegno a Gargiulo al ballottaggio, due assessori in giunta per la coalizione di Motta, un incarico nel Cda di Bea (la società che gestisce il forno inceneritore) e altri possibili futuri incarichi.

«Alla fine la verità è emersa – afferma la candidata sindaca del centrosinistra Jennifer Moro insieme a Pd, Desio Libera, Desio Viva e Sinistra per Desio – Non solo l’accordo segreto tra la coalizione del Sindaco Gargiulo e la coalizione di Motta esiste, ma ora è stato addirittura pubblicato dal settimanale “Il Cittadino” in forma scritta, con tanto di firme e di data: 10 ottobre, una settimana prima del ballottaggio».

Moro e la sua coalizione ricordano che Gargiulo li aveva attaccati, smentendo le voci su un accordo in cambio di poltrone. «Oggi finalmente risulta evidente a tutti che quelle che per Gargiulo erano “le affermazioni diffamanti della candidata Moro per un presunto accordo per il quale avremmo offerto e promesso due assessorati a Forza Italia” erano invece affermazioni vere». «Se questa stagione amministrativa è nata dalla menzogna – prosegue il centrosinistra in una nota – il suo prosieguo possiamo immaginarlo. Per quale ragione Gargiulo non ha dichiarato apertamente l’apparentamento con la coalizione di Motta, ricorrendo invece a un accordo segreto, ripetutamente negato in pubblico? Perché vergognarsene? Forse perché anche lui si vergogna di alcuni soggetti che festeggiavano davanti al consiglio comunale il giorno della sua vittoria? Perché l’accordo è uscito ora pubblicamente ed è stato dato alla stampa? Forse qualcuno teme che, ora che le elezioni sono state vinte, l’accordo possa non essere rispettato e fa pressioni sul primo cittadino? In ogni caso il giudizio resta impietoso: un sindaco che mente ai cittadini, che stringe accordi nell’ombra, che ancora peggio si pone nella condizione di subire delle pressioni su accordi mantenuti (o non mantenuti) o che addirittura sostiene di non saperne niente (sempre dal Cittadino del 30/10) non può guidare la nostra comunità. Si dimetta il prima possibile per il bene di tutti, anche il suo».

Da parte del sindaco Gargiulo per ora nessuna replica. Il primo cittadino è impegnato a comporre la sua giunta: nei giorni scorsi aveva affermato che sarebbe stata pronta lunedì, ovvero il primo novembre. Sabato prossimo è in programma la prima seduta di consiglio comunale durante la quale dovrà essere presentata la squadra di governo.