Desio: «Abusi edilizi insanabili» Palazzine dei Moscato a rischio

Palazzine in cui vivono decine di famiglie a rischio abbattimento a Desio. La causa? Gli abusi edilizi realizzati dai costruttori con la presunta complicità di funzionari pubblici. Succede in via Pallavicini dove 46 famiglie vivono nell’ansia. In tre a processo tra i quali l’ex funzionario comunale Rosario Perri.
L’ex capo dell’ufficio tecnico di Desio, Rosario Perri
L’ex capo dell’ufficio tecnico di Desio, Rosario Perri

Palazzine in cui vivono decine di famiglie a rischio abbattimento a Desio. La causa? Gli abusi edilizi realizzati dai costruttori con la presunta complicità di funzionari pubblici. Succede in via Pallavicini dove 46 famiglie vivono nell’ansia. “Gli abusi delle palazzine di via Pallavicini? Un grosso problema dal punto di vista sociale. Si tratta di un abuso insanabile dal punto di vista amministrativo, per i privati è davvero difficile trovare una soluzione” ha detto Luigi Fregoni, capo dell’ufficio tecnico del comune di Desio, nell’ambito del processo, venerdì, a Monza, al suo predecessore Rosario Perri, e altri due imputati, Giuseppe Zuccalà, ex capo della polizia locale e Marino Arienti, ex responsabile dell’ufficio edilizia, tutti accusati di abuso d’ufficio e omessa denuncia. Per l’accusa i tre avrebbero omesso di effettuare gli accertamenti tecnici, e di denunciare le irregolarità relative a tre interventi edilizi in città, da parte di costruttori che avevano presentato delle false pratiche di condono edilizio. In uno dei tre casi contestati, gli imputati avrebbero favorito l’immobiliare di Annunziato Moscato, quest’ultimo condannato per associazione di stampo mafioso. È il caso appunto della realizzazione del complesso residenziale abusivo di via Pallavicini. Al momento dell’accertamento dell’abuso edilizio, i Moscato avevano già venduto 46 appartamenti ad acquirenti in buona fede. Secondo quanto verificato dai vigili, nel complesso costituito da 4 diversi edifici, in cui vivono decine di famiglie, ci sono opere realizzate senza permesso. Le irregolarità più gravi riguardano i sottotetti usati come camere o bagni e ampliati in altezza. Ci sono poi scale, corridoi e garage ingranditi e locali modificati. A proposito dell’abuso, Fregoni ha annunciato il tentativo di trovare una soluzione che eviti l’abbattimento: «Sono stati presi contatti con la Prefettura”.