Ndrangheta, dal business dei paninari al “recupero credito” con la stufa a legna: gli affari e le minacce dei boss in Brianza

Particolari della maxi operazione di giovedì portata a termine dai carabinieri di Monza e Cantù coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano
L’elicottero dei carabinieri che ha sorvolato la Brianza
L’elicottero dei carabinieri che ha sorvolato la Brianza

Minacce, intimidazioni, botte. A volte solo il nome: “Cristello”. Un business criminale rodato quello impiantato in Brianza dal sodalizio stroncato giovedì mattina dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Monza, agli ordini del colonnello Simone Pacioni e del tenente colonnello Ruggero Rugge, e da quelli della compagnia di Cantù

I soldi si fanno ovunque, anche sfruttando il mondo dei paninari ambulanti da piazzare davanti ai locali dove ci sono “eventi”. E con le discoteche, tra la Brianza e il Comasco, dove a garantire la “security” ci sono loro, gli uomini dei boss. E guai a chi si rivolge ad altri: “Non ti permettere di fare venire un altro da Milano a lavorare dove ci siamo noi perché tu il venerdì apri, il sabato sera veniamo noi, ti tiro già tutta la sicurezza e tutti i buttafuori e chiudi”.

Inquietante è anche il sistematico ricorso agli uomini del “locale” per recuperare presunti crediti o sistemare sgarri, come accaduto in due bar-caffè di Desio e Meda. In quest’ultimo un avventore ha osato lanciare un bicchiere contro la titolare, senza sapere che aveva legami con il “tuttofare” dei Cristello. O per vicende scabrose, vedi la vittima (sbagliata) di un ricatto a sfondo sessuale. O per conto del carrozziere che ha ceduto l’auto a noleggio in nero a tre ragazzini brianzoli neopatentati i quali hanno accumulato multe che l’intestatario dell’auto non vuole pagare per loro, rimettendoci magari anche dei punti patente. Per “riparare” e saldare il debito uno dei ragazzini viene costretto dallo sgherro a rubare una stufa da 3.000 euro a casa della fidanzata.

Poi ci sono gli “zingari” che hanno truffato, anche in questo caso, la persona sbagliata promettendogli 50mila euro falsi per 15mila veri, intascati senza dare nulla in cambio. E allora interviene “l’esattore del boss” a minacciare e incassare.

E non poteva mancare il traffico di droga, soprattutto cocaina, dalla Spagna, con le auto dotate di doppio fondo. Chili di “roba” scaricata in garage di Seregno, Desio e Giussano. Ma anche acquistata in Brianza, a Brugherio (18 chili). Un’indagine partita dal passato, dal mai sopito “duello” tra le due famiglie criminali egemoni della zona di Seregno e Giussano: Stagno e Cristello.