Da Monza e Brianza centinaia di lettere per Babbo Natale: «Chiedono giochi, ma anche salute e felicità»

Sono centinaia le lettere spedite a Babbo Natale e affidate dai bambini agli 89 uffici postali dislocati sul territorio di Monza e Brianza.
Lettere per Babbo Natale Poste Italiane
Lettere per Babbo Natale Poste Italiane

Ultimi frenetici giorni di lavoro per Babbo Natale e i suoi aiutanti, e pure per Poste Italiane, alle prese con centinaia di lettere spedite e affidate dai bambini agli 89 uffici postali dislocati sul territorio provinciale. A parlare a nome di tutti i colleghi portalettere è Giorgio Lattuca, che lavora al centro di distribuzione di Poste Italiane a Meda.

«A dicembre le cassette della posta si riempiono di letterine colorate – racconta – I bambini si affidano agli uffici postali per consegnare la lista dei loro desideri da inviare a Babbo Natale. Chiedono giocattoli ma anche che passi al più presto questo momento così complicato».

Scritte in bella grafia o con il tratto ancora traballante, corredate di decorazioni e disegni e impreziosite da glitter e colori sgargianti, le letterine vengono inviate rigorosamente a Babbo Natale, direttamente al Circolo Polare Artico, alla città di Napapiri, in Finlandia, dove Santa Claus dà forma ai sogni dei bambini e impacchetta i loro doni.

E che cosa chiedono? “Vorrei ringraziare Dio per avere la salute. Vorrei che porti la pace e la gioia a tutti i bambini del mondo”, scrive Danay mentre Sere, la mamma di Leonardo e Benedetta, chiede “di portare a tutti tanta felicità come quella che c’è nella nostra famiglia, anche se ogni giorno dobbiamo superare tante difficoltà”. Poi più diretto, Edo chiede due videogiochi, 10 bustine di figurine, un libro che parla di gemme. E poi: “Ti ho fatto un bel disegno, gira il foglio e guarda!”.

«Poste Italiane conferma il proprio ruolo di attore capillare al servizio dei cittadini, anche a Natale – fanno sapere i vertici dell’azienda – senza tralasciare il ruolo fondamentale anche nei momenti più difficili, come è capitato durante la pandemia, quando Poste Italiane si è occupata della consegna dei vaccini o in occasione della realizzazione del portale prenotazione».