Cucina, allenamento a Seregno verso il campionato italiano: per i cuochi sfida su spreco alimentare e street food

La Federazione italiana cuochi, per gli associati del Nord Italia, ha organizzato nei locali dell’istituto enogastronomico e ospitalità alberghiera Ballerini di Seregno un corso propedeutico ai campionato italiani in programma in febbraio a Rimini. Con nuove sfide per i professionisti in gara.
Un gruppo di chef del Nord Italia presenti all'istituto enogastronomico del Ballerini
Un gruppo di chef del Nord Italia presenti all’istituto enogastronomico del Ballerini Paolo Volonterio

La Fci (federazione italiana cuochi) per gli associati del Nord Italia ha organizzato, per l’intera giornata di martedì 18 gennaio, nei locali dell’istituto enogastronomico e ospitalità alberghiera Ballerini di Seregno, un corso propedeutico alla partecipazione al campionato nazionale di cucina che si svolgerà a Rimini, all’interno della fiera della “Beer&food attraction”, dal 20 al 23 febbraio prossimo. Era presente un piccolo gruppo di chef unitamente a quattro alunni di In-presa di Carate Brianza.

La maggior parte dei cuochi ha seguito a distanza in video conferenza, in cui sono interventi di Gian Luca Masulla, l’organizzatore dell’evento e vice presidente dell’area Nord e Ambra Marca, formatrice della nazionale Fci.

Gli chef master sono stati Antonio Danese di Villa Necchi alla Portolupa di Gambalò in provincia di Pavia e Giordano Ricevuti di villa Carolina resort di Castelletto d’Orba in provincia di Alessandria.

“Con questo incontro – hanno spiegato Danese e Ricevuti – cerchiamo di preparare al meglio gli associati tanto da poter partecipare alla competizione aperta a diverse categorie con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio gastronomico italiano. In questa edizione la novità è il progetto “life foster”, che promuove azioni dirette e indirette volte alla sensibilizzazione riguardo al problema degli sprechi alimentari e alla corretta conservazione degli alimenti. Un progetto che ha puntato sulla ristorazione, responsabile del 12% sul totale del cibo sprecato. L’altra novità è la categoria “street food” con l’obiettivo di valorizzare le tipicità del territorio. In questa categoria è stato introdotto il “piatto vegano”, in base alle nuove tematiche di riduzione delle proteine animali”.