Cucciolo grave per un virus preso in area cani a Monza, le associazioni animaliste: «Maggiori controlli e sanzioni»

A Monza un cucciolo di cane di sei mesi è in gravi condizioni per un virus preso in un’area cani. Movimento Animalista Monza e Brianza e Le.i.d.a.a. Monza e Brianza chiedono controlli e sanzioni verso i proprietari che non raccolgono le cacche dei loro animali.
Monza Area Cani - foto d’archivio
Monza Area Cani – foto d’archivio Fabrizio Radaelli

L’allarme è stato lanciato sulla pagina facebook “Monza a 4 zampe”: un cucciolo di cane di sei mesi in gravi condizioni per un virus preso in un’area cani. Sotto osservazione c’è quella di via Cappuccini a Monza. Si tratta di un caso di “parvovirosi” che si trasmette attraverso il contatto con le deiezioni di altri animali già infetti ed è particolarmente pericoloso per gli animali in giovane età. Dopo la condivisione, della questione si sono interessati anche Movimento Animalista Monza e Brianza e Le.i.d.a.a. Monza e Brianza che hanno deciso di rimarcare con un comunicato congiunto l’importanza della raccolta della cacca dei cani. E chiedono alle autorità tolleranza zero, “prevedendo maggiori controlli e sanzioni”.

“Si tratta di un gesto di civiltà, non solo per rispetto del decoro urbano, ma per arginare il più possibile la trasmissione di virus altamente pericolosi, come appunto quello della parvovirosi, che può portare anche alla morte del cucciolo infettato – si legge – Non si può perdere un cane per colpa di altri proprietari, che dovrebbero essere invece i primi a tutelare gli animali raccogliendo le deiezioni, specialmente nei luoghi più frequentati come le aree destinate agli amici a quattro zampe”.

Inoltre, scrivono ancora le associazioni, “solleciteremo l’amministrazione monzese affinché sia convocato al più presto il tavolo di confronto con le associazioni, con l’intento di predisporre azioni congiunte di sensibilizzazione e informazione. Richiederemo inoltre la bonifica della zona di interesse da parte degli uffici competenti e invitiamo i fruitori a prestare massima attenzione. Ancora una volta, un animale ha pagato le conseguenze di cattivi comportamenti umani: è ora di dire basta e speriamo che l’Amministrazione e chi di dovere ci supportino in tal senso”.