Crisi degli autobus in Brianza: «Dalla Regione basta soldi»

Sui tagli alle linee degli autobus e sulle risorse che mancano in Brianza è netta la posizione dell’assessore regionale Alessandro Sorte: «Dalla Regione non arriveranno altri fondi». Tra pendolari e studenti sono 8.500 le persone che rischiano di restare a piedi.
Pendolari su un autobus sovraffollato
Pendolari su un autobus sovraffollato Paola Farina

La Regione aiuterà i comuni «a non tagliare le linee Z225 e Z227» ma non verserà i fondi aggiuntivi chiesti dalla Provincia. Lo conferma l’assessore lombardo ai Trasporti Alessandro Sorte di fronte alle sollecitazioni dei parlamentari brianzoli che inviteranno la giunta Maroni a non lasciare a piedi oltre 8.500 tra pendolari e studenti.

«Ho incontrato i sindaci – spiega Sorte – e ho ribadito loro che lo scorso 5 dicembre abbiamo stanziato 4,6 milioni di euro una tantum per l’Agenzia del trasporto locale di Milano, Monza, Lodi e Pavia. Il problema è causato esclusivamente dai mancati trasferimenti della Provincia. Nonostante questo scenderemo nuovamente in campo per non penalizzare i cittadini a partire dagli accordi che l’ente ha assunto con noi».

Eppure quell’accordo in Brianza è considerato difficilmente applicabile: «Sul trasporto locale – commenta il presidente di via Grigna Gigi Ponti – non si scappa. Come prevede la legge lombarda le province devono cedere i contratti delle linee di autobus alle agenzie che li accettano solo se sono coperti dal punto di vista economico». È proprio questo il punto: gli enti intermedi, a causa dei pesanti tagli ai finanziamenti statali, non hanno le risorse per pagare tutte le tratte e le corse garantite finora. I conti, oltrettutto, non tornano nonostante le riduzioni al servizio effettuate negli ultimi anni.

Nel 2013 lo Stato ha destinato al trasporto pubblico locale 4.929 milioni di euro di cui 852,7 sono arrivati in Lombardia; nel 2016 il contributo nazionale è stato di 4.925 milioni, di cui 854 destinati al Pirellone, mentre nel 2017 le cifre dovrebbero calare, rispettivamente, a 4.860 e 843 milioni di euro. Nel 2015 nella nostra regione il servizio, compresi i contributi delle province, ha assorbito 2.737 milioni. I fondi, sostengono in via Grigna dati alla mano, non sono però ripartiti equamente: in Brianza arrivano 18,66 euro per abitante a fronte dei 46,66 di Lodi e i 39,04 di Cremona. A Milano, escludendo il capoluogo, ne vengono girati 18,83 mentre solo Lecco e Varese possono contare su risorse inferiori a quello ricevute da Monza.

Nel 2011 nella nostra provincia gli autobus hanno percorso oltre 12 milioni di chilometri, scesi sotto quota 10,5 nel 2016. I tagli progressivi sono stati causati, tra l’altro, dalla riduzione del 7% dei trasferimenti regionali nel 2011 a cui, nel 2015 si sono aggiunte una ulteriore decurtazione del 3% e il calo delle risorse provinciali, azzerate lo scorso anno. Nel 2017 via Grigna dovrà far fronte a un deficit di 1.800.000 che comporterà un abbattimento del servizio vicino al 9%. La soluzione, suggeriscono in Provincia, potrebbe essere a portata di mano: i pullman potrebbero rimanere sulle strade se la Brianza potesse contare sul rimborso dell’Iva sul trasporto applicata dallo Stato alla Sardegna.