Covid, ricoveri stabili (54) all’ospedale San Gerardo di Monza: «Effetto vaccinazioni sulla quarta ondata»

Il bollettino dell’Asst Monza aggiornato a lunedì 6 dicembre: i pazienti ricoverati per covid al San Gerardo sono sempre 54. L’analisi sulla quarta ondata del professor Bonfanti. Il direttore Casazza: «Situazione di equilibrio anche se abbiamo già saturato i reparti di malattie infettive e pneumologia e trasferiamo i casi meno gravi all’ospedale di Vimercate».
Covid San Gerardo Monza- credit Martina Santimone/Areu
Covid San Gerardo Monza- credit Martina Santimone/Areu

È stabile il quadro dei ricoveri per covid all’ospedale San Gerardo di Monza. È il bollettino dell’Asst Monza aggiornato a lunedì 6 dicembre: i pazienti sono sempre 54 (erano saliti a 57 a metà della settimana scorsa); 28 sono nel reparto di Malattie Infettive (13 non vaccinati), 12 in Pneumologia (5 non vaccinati), 7 in terapia intensiva (5 non vaccinati), 7 in sub intensiva (2 non vaccinati). L’età media è 69 anni (leggermente in calo, era 72 anni una settimana fa).

Nella settimana dal 29 novembre al 5 dicembre hanno avuto accesso al pronto soccorso 1.615 pazienti: di questi 158 con sintomatologia Covid e 25 ricoverati. I decessi sono stati 6 (il dato provinciale totale è stato aggiornato a 2.598 da inizio emergenza).

«La situazione dei pazienti ricoverati presso l’ASST di Monza è stabile rispetto alla settimana scorsa anche se in Lombardia sale, anche se molto lento, il numero dei posti letto di area medica e di terapia intensiva occupati per Covid – analizza il professor Paolo Bonfanti, direttore Unità operativa di Malattie Infettive – Emerge quindi una profonda differenza con quanto avveniva in passato quando l’indice Rt era superiore a 1 e quindi l’epidemia era da considerarsi in fase espansiva: le scorse volte i ricoveri salivano in modo esponenziale con tassi di occupazione dei posti letto in crescita rapida. In questa quarta ondata non sta avvenendo allo stesso modo, sicuramente grazie alla rete protettiva svolta dalla vaccinazione di massa. Bisogna continuare su questa strada, continuando a vaccinarsi, per permettere agli ospedali di continuare a curare anche i malati affetti da altre patologie».

A proposito dell’organizzazione dell’ospedale «abbiamo la disponibilità di 50 posti Covid esclusa la terapia intensiva – ha spiegato nei giorni scorsi al Cittadnio il direttore generale Silvano Casazza – per cui siamo ancora in una situazione di equilibrio anche se abbiamo già saturato i reparti di malattie infettive e pneumologia e trasferiamo i casi meno gravi all’ospedale di Vimercate, mentre sul fronte dei vaccini l’hub ex Philips è stata potenziata con 20 linee vaccinali».