Covid: in Lombardia dosi Astrazeneca per under 55 dal 25 febbraio, richiesta per usare vaccino russo Sputnik

Ci sono novità sulla campagna vaccinale anticovid e derivano soprattutto dalla novità dell’autorizzazione del vaccino prodotto da AstraZeneca su persone da 18 a 55 anni che la Lombardia userà indicativamente dal 25 febbraio. Moratti ha chiesto anche al commissario di Arcuri di valutare la possibilità di utilizzare il vaccino prodotto dalla Russia.
Vaccino anticovid coronavirus
Vaccino anticovid coronavirus

Ci sono novità sulla campagna vaccinale anticovid e derivano soprattutto dalla novità dell’autorizzazione del vaccino prodotto da AstraZeneca su persone da 18 a 55 anni. Questo ha portato a un cambiamento dei criteri di distribuzione regionale. Il vaccino va ad aggiungersi a quelli Pfizer-Biontech (con cui la campagna è iniziata a inizio gennaio) e Moderna.

In Lombardia è prevista la distribuzione tra l’8 e il 15 febbraio e le vaccinazioni con il siero di AstraZeneca cominceranno fra il 25 e il 28 febbraio.

“Per quanto riguarda i target, in funzione dei quali potrebbe essere rimodulato il Piano, sono stati individuati coloro che presentano plurimorbilità e gravi immunodeficienza “perché sono quelli che hanno fatto registrare la mortalità più alta e la maggior pressione sugli ospedali”. Fra i target prioritari rientrano poi gli insegnanti partendo da quelli obbligati a fare lezioni in presenza (asili nido, materne e primarie fino alla seconda media), le Forze dell’ordine, e il personale dei tribunali e del trasporto pubblico locale. Se il Governo ci indicherà categorie diverse, ci adegueremo” , ha fatto sapere l’assessore lombardo al Welfare Letizia Moratti.


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Questo anticipa quella che era stata individuata come la Fase 3 della campagna, almeno per i soggetti Under 55, e risponderebbe alla richiesta che era partita da Monza
di vaccinare in via prioritaria gli insegnanti e il personale scolastico per creare nella scuola un ambiente sicuro in grado di garantire la didattica in presenza.

Allargando il campo alla fascia 60/79 anni, Moratti ha precisato che “molto dipenderà molto dalle consegne che verranno effettuate, per questo ho chiesto al Governo di avere un piano delle consegne a medio termine”.
La stessa precisazione è stata chiesta anche in merito all’invio dei medici. A febbraio ne dovrebbero arrivare 650 e altri 2.500 nei mesi estivi.
“Anche in questo caso – ha aggiunto – abbiamo chiesto al Governo un cronoprogramma con la progressione di questo invio. Allo stesso tempo è anche importante poter contare sugli specializzandi del 1° e 2° anno”. Come già indicato anche dal responsabile Guido Bertolaso,

Regione Lombardia durante la conferenza Stato-Regioni del 3 febbraio ha avanzato anche altre richieste al commissario Domenico Arcuri: l’adesione dell’Italia al piano d’incremento europeo della distribuzione dei vaccini Pfizer, l’opportunità di ampliare l’intervallo tra la prima e la seconda dose, la valutazione della possibilità di utilizzare il vaccino Sputnik V prodotto dalla Russia, pubblicato sulla rivista Lancet e non autorizzato ancora in Europa.
E poi di inserire Regione Lombardia tra i soggetti attuatori dei Centri vaccini.