È scoppiato da circa una settimana un focolaio di Covid-19 all’interno del carcere di Monza. Al momento sarebbero più di venti i detenuti risultati positivi al tampone. A cui si aggiunge anche un agente della Polizia penitenziaria. Dall’amministrazione carceraria assicurano che la situazione è sotto controllo e che si sta procedendo a tamponare tutte le persone coinvolte.
Le sezioni del carcere in cui è risultata la presenza di un caso positivo sono state immediatamente chiuse e i detenuti messi in quarantena secondo le disposizioni in vigore.
L’Asst ha già avviato la campagna vaccinale per la terza dose anche tra la popolazione carceraria ed è prevista un’accelerata anche per quanto riguarda le prime dosi, soprattutto per i nuovi giunti e chi proviene dalla libertà.
Per arginare il diffondersi del contagio sono state sospese alcune attività e alcuni detenuti sono stati dirottati verso gli istituti di Bollate e San Vittore.
La normativa attualmente in vigore non prevede l’obbligo di Green pass per i famigliari che chiedono di visitare il loro congiunto ristretto. Nessun obbligo di Green pass per le prime due visite in presenza. La certificazione verde diventa obbligatoria invece dalla terza visita. È probabile che il virus sia stato introdotto nel carcere da qualcuno che proveniva da fuori.
Sale intanto la preoccupazione tra i famigliari dei detenuti, che lamentano una mancanza di comunicazioni da parte dell’amministrazione carceraria.