Covid, contagi tra ospiti e personale: la Meridiana richiude le visite alle residenze per anziani e per disabili

La Meridiana sospende le visite alla Rsa (anziani) e alla Rsd (disabili) per un aumento dei contagi tra ospiti e personale. Ma è una situazione diversa dai mesi passati: gli ospiti stanno bene, l’obiettivo è riaprire al più presto.
Monza cooperativa Meridiana
Monza cooperativa Meridiana Fabrizio Radaelli

Si sono richiuse per i famigliari le porte della rsa e della rsd della Meridiana di Monza. Da venerdì 14 gennaio, i parenti degli ospiti della residenza per disabili non potranno più avere accesso alla struttura per incontrare i loro cari. Da venerdì 7 gennaio la stessa decisione è in vigore anche per gli ospiti della residenza per anziani.

«Una sospensione momentanea – spiegano dalla direzione della Meridiana – dovuta al preoccupante innalzamento dei contagi tra gli ospiti e gli operatori».

Al momento circa il 10% dei lavoratori che operano all’interno delle residenze di Meridiana è in quarantena o in isolamento. Questo comporta un inevitabile aumento della mole di lavoro per chi è rimasto a gestire la quotidianità degli ospiti.

Per questo motivo la cooperativa ha riaperto le assunzioni, per incrementare in questo momento di emergenza il personale.

«L’aumento dei contagi soprattutto tra gli ospiti della rsa ci ha allarmato – conferma Fulvio Sanvito, direttore generale di Meridiana – Abbiamo tenuto aperto fino a quanto è stato possibile, salvaguardando le feste di Natale. Ora però ci è sembrato opportuno richiudere l’accesso agli esterni. Ci teniamo a dire che tutti gli ospiti pur essendo positivi stanno bene. I sintomatici presentano solo un raffreddore. Questa chiusura è quindi molto diversa da quella che abbiamo adottato lo scorso anno. Per questo motivo sono state già previste diverse eccezioni alla regola. Si valuta di volta in volta, in accordo con il personale sanitario, eventuali deroghe e l’accesso di alcuni famigliari. L’obiettivo ovviamente è quello di riaprire non appena ci saranno le condizioni di sicurezza».

Una situazione in continua mutamento. Se le residenze della cooperativa la Meridiana hanno chiuso l’accesso ai famigliari solo ora, altre strutture del territorio hanno adottato la medesima decisione anche prima di Natale.

«Ogni struttura valuta in autonomia eventuali restrizioni per quanto riguarda l’accesso degli esterni in base alla conta dei contagi. Non ci sono linee guida uniche. A metà dicembre abbiamo chiuso l’ingresso al Paese ritrovato per tre giorni, quando si è verificato un anomalo innalzamento dei contagi, poi abbiamo riaperto. L’obiettivo di tutti è ovviamente quello di riaprire, per il benessere dei nostri ospiti, ma è impossibile prevedere ora quando avverrà. La situazione, lo sappiamo, è in continuo mutamento».

Fino al 30 dicembre l’accesso ai famigliari era consentito a chi aveva completato il ciclo vaccinale con la terza dose o chi ne aveva fatte due insieme alla presentazione di un tampone eseguito al massimo nelle 48 ore precedenti l’ingresso.