Covid, 74 pazienti ricoverati all’ospedale San Gerardo di Monza: +11 in una settimana

Ricoveri per Covid in aumento all’ospedale San Gerardo di Monza: sono 74, +11 in una settimana. Il professor Bonfanti: «La curva epidemica per ora non tende a flettere anche se la crescita non è esponenziale come nelle ondate precedenti. Comportamenti responsabili a Natale».
Covid ospedale San Gerardo Monza - credito Martina Santimone/Areu
Covid ospedale San Gerardo Monza – credito Martina Santimone/Areu

Sono 74 i pazienti ricoverati per Covid all’ospedale San Gerardo di Monza, +11 in una settimana. È il bollettino della Asst Monza aggiornato al 20 dicembre 2021 (erano 63 al 13 dicembre).

I ricoverati sono 44 nel reparto di Malattie Infettive (21 non vaccinati), 12 in Pneumologia (8 non vaccinati), 10 in terapia intensiva (4 non vaccinati), 7 in sub intensiva (6 non vaccinati) e 1 in terapia intensiva cardio chirurgica.

C’è stato un incremento dei pazienti che hanno avuto accesso al pronto soccorso con sintomatologia covid: 177 (su 1.673 totali) contro i 148 della settimana precedente con 39 ricoveri (erano stati 35).

Nella settimana dal 13 al 19 dicembre sono deceduti 12 pazienti (+5). L’età media dei 74 pazienti ricoverati è di 66 anni (diminuita da 70 anni).

“Il numero di casi ricoverati presso l’Asst di Monza, prevalentemente, non vaccinati, è in ulteriore aumento rispetto alla settimana precedente, a conferma che la curva epidemica per ora non tende a flettere anche se la crescita non è esponenziale come nelle ondate precedenti – spiega il professor Paolo Bonfanti, direttore della Struttura Complessa di Malattie Infettive – La situazione potrà essere aggravata dalla diffusione della variante Omicron, ancora minoritaria, in progressiva crescita anche in Italia. Tutto ciò si interseca con le prossime festività di Natale. Occorre che ciascuno viva questo tempo con responsabilità: non solo continuando a vaccinarsi ma anche osservando le norme di mitigazione della pandemia che hanno garantito all’Italia una buona situazione epidemiologica rispetto agli altri paesi. In particolare sarà importante limitare gli assembramenti, più frequenti nei giorni di festa”.