«Così Monza tassa la “camporella”» Leghisti contro la tassa di soggiorno

Tassa di soggiorno? Forse. Ma anche tassa sull’amore, o sugli amanti. Anzi: «Sulla “camporella”». Parola dell’assessore provinciale Andrea Monti, alla vigilia dell’entrata in vigore della tassa volunta dalla giunta di Monza. Il problema? Gli hotel a ore.
Andrea Monti, assessore provinciale della Lega nord
Andrea Monti, assessore provinciale della Lega nord FABRIZIO RADAELLI

Altro che tassa di soggiorno: senza correzione, cara giunta Scanagatti, tassi l’amore. Anzi, gli amanti. Anzi: «La camporella». Davvero. Parola di Lega nord, o meglio, del consigliere comunale monzese Simone Villa, rimbalzata dall’assessore provinciale Andrea Monti sul proprio sito (ilMonti.it).

La tassa di Monza entra in vigore il primo febbraio e interessa, in modo differenziato tutte le strutture ricettive e alberghiere presenti in città. «In questa Italia la fantasia, quando si tratta di tasse, non è certo mai mancata – scrive Monti, che la prende da lontano – dalla tassa sulle ombre a quella sui funghi, le tasse ti inseguono, letteralmente fino all’ultimo giorno di vita, con l’immancabile tassa pure sui morti. Poche cose sfuggono ancora alla furia impositrice dell’erario, tra queste l’aria, il libero pensiero e l’amore, almeno fino ad oggi. L’amore, appunto. Il Comune di Monza, incurante della contrarietà della quasi totalità degli operatori locali (ho personalmente chiamato ognuno di loro), ha introdotto la famigerata tassa di soggiorno».

Poi il leghista arriva al punto e si capisce che sta parlando dei motel a ore, senza fare riferimento a uno preciso. «Cosa c’entra l’amore? Si dà il caso che ancora oggi (il consiglio comunale di giovedì 30, ndr) il Comune non abbia chiarito, nonostante le sollecitazioni del nostro consiglio comunale pensasse, ancora nel 2014, che il Motel sia solo ed esclusivamente il luogo in cui si incrociano torbide storie di amori clandestini, quando invece sono frequentati anche da tantissimi giovani, a cui il cemento imperante, ha privato pure la possibilità della classica “camporella”».

E chiude facendo il tariffario: «Insomma, passare un paio d’ore di tranquillità fino ad oggi costava poco più di 40 euro, da domani il Comune esigerebbe il suo obolo, ovvero 4 euro di tassa. Caro Sindaco, almeno la tassa sull’amore ce la risparmi. Non le sembra troppo?»