Corruzione a Seregno, chiuso il primo filone di indagini

Sono corruzione, usura e abuso d’ufficio i reati contestati a vario titolo a quindici indagati a conclusione delle indagini della Procura di Monza su presunti episodi di corruzione a Seregno. Tra gli indagati l’ex sindaco Mazza, Ponzoni e anche il segretario comunale. Nuovi nomi e nuove accuse.
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Seregno – Il Comune di Seregno ha vinto la causa davanti al Tar per le licenze di autonoleggio Paolo Colzani

Sono corruzione, usura e abuso d’ufficio i reati contestati a vario titolo a quindici indagati a conclusione del primo filone indagini della Procura di Monza su presunti episodi di corruzione a Seregno tra istituzioni, dipendenti del comune e mondo imprenditoriale. È l’inchiesta che lo scorso settembre aveva portato all’arresto del sindaco Edoardo Mazza, alle dimissioni del consiglio comunale e al commissariamento del Comune stesso.

Tra gli indagati l’ex assessore regionale Massimo Ponzoni e l’imprenditore seregnese Antonino Lugarà, accusati di usura, l’ex sindaco Edoardo Mazza (per abuso d’ufficio). Dalle carte conclusive dell’inchiesta “Seregno uno”, a firma del pm Salvatore Bellomo, emergono anche nuovi indagati, tra cui l’ex segretario comunale Francesco Motolese e Vincenzo Corso, ufficiale giudiziario, oltre alle nuove accuse.

Mazza e Lugarà erano stati arrestati e poi rimessi in libertà rispettivamente dal Gip di Monza e dal Tribunale del Riesame di Milano.