Coronavirus, via libera al nuovo dpcm: feste vietate, raccomandazioni sugli ospiti a casa. Stop a calcio e basket a livello amatoriale – Il TESTO

LEGGI Il testo - Le misure anticontagio nel nuovo dpcm firmato nella notte tra lunedì e martedì 13 ottobre: feste vietate in luoghi aperti e chiusi, raccomandazioni sugli ospiti a casa. Stop a calcio e basket a livello amatoriale.
Coronavirus Giuseppe Conte presidente del consiglio - foto governo.it
Coronavirus Giuseppe Conte presidente del consiglio – foto governo.it

La firma del nuovo Dpcm è arrivata nella notte tra lunedì e martedì 13 ottobre: ha valore di un mese e prevede le misure anti contagio e una raccomandazione. È stato firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal ministro della Salute Roberto Speranza dopo aver ricevuto un riscontro dalle Regioni sul testo finale proposto dal governo.

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Le misure previste: divieto di feste private al chiuso o all’aperto e “forte raccomandazione” a non ricevere in casa più di sei ospiti non conviventi. E anche in questa occasione è raccomandato indossare la mascherina, anche in casa propria quindi oltre agli obblighi già previsti.

Per quanto riguarda lo sport viene vietato quello a livello amatoriale, cioè le partite di sport da contatto (calcio, calcetto, basket) che non siano proposte da società professionistiche, associazioni e società dilettantistiche riconosciute da Coni e Cip che – a livello agonistico e di base – rispettano i protocolli per i loro tesserati.

Ristoranti e bar dovranno chiudere alle 24, ma dalle 21 sarà vietato consumare in piedi, quindi potranno continuare a servire i clienti solo i locali che abbiano tavoli, al chiuso o all’aperto. Torna il divieto di gite scolastiche e uscite didattiche.

Restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso. Le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose sono consentite con la partecipazione massima di 30 persone nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti.

«La Conferenza delle Regioni ha espresso un parere condizionato ad alcune osservazioni già inviate al Presidente del consiglio Giuseppe Conte e ai ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia – ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni e dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini in una nota – Le Regioni chiedono al governo di prevedere adeguate forma di ristoro per i settori e le attività economiche che saranno interessati dalle limitazioni introdotte dal decreto, chiarire e circostanziare al meglio gli ambiti del concetto di ’festa’ su cui si soffermano alcune disposizioni del provvedimento, verificare le misure previste in relazione agli aspetti concernenti il trasporto pubblico locale, approfondendo lo scenario di contesto».