Coronavirus, ospedale San Gerardo di Monza attivo secondo le indicazioni regionali: pronto soccorso e ambulatori operativi

LEGGI Aggiornamenti - L’ospedale San Gerardo di Monza funziona regolarmente e precisa quali servizi sono limitati dopo che domenica è stato reso noto un documento interno sulla chiusura temporanea di alcuni reparti.
Monza ospedale San Gerardo
Monza ospedale San Gerardo Edoardo Terraneo

Pronto soccorso operativo e attività ambulatoriali della palazzina Accoglienza in funzione. L’ospedale San Gerardo di Monza funziona regolarmente, a eccezione di quelle attività in cui i degenti potrebbero venire a contatto con i pazienti esterni, “come ad esempio nel Monoblocco” fa sapere l’Asst di Monza.

La precisazione arriva dopo che domenica è stato reso pubblico un documento interno in cui era riportata la chiusura temporanea – riferita a domenica 23 febbraio – di alcuni reparti per motivi di sicurezza (ORL, Chirurgia Maxillo Facciale, Chirurgia Toracica e Chirurgia Vascolare): “I tre reparti sono oggi aperti ed accessibili”, comunica l’azienda ospedaliera.

Che precisa: “Nel documento interno era prevista la temporanea chiusura di alcuni reparti per motivi di sicurezza dovuti ad un sospetto di contatto poi fugati dalla verifica dei tamponi il giorno stesso, risultati negativi”.

“Al momento le attività ambulatoriali della Palazzina Accoglienza sono in funzione. Il Pronto Soccorso è operativo, il Centro Unico Prenotazioni è operativo. Mentre alcuni servizi territoriali, sempre come disposto da Regione Lombardia sono stati sospesi (Scelta e Revoca, Vaccinazioni) – spiega l’Asst in una nota – Le sospensioni riguardano quelle attività in cui i degenti potrebbero venire a contatto con i pazienti esterni come ad esempio nel Monoblocco.

Altre limitazioni riguardano le attività chirurgiche non urgenti, così come da indicazioni regionali, ed alcune attività interventistiche che non pregiudicano la sicurezza. Sospesa temporaneamente quindi anche l’attività di pre ricovero”.

Per quanto riguarda le visite ai pazienti ricoverati, nei reparti è consentito l’accesso in maniera limitata: un parente per persona.