Coronavirus: messe feriali senza fedeli fino al 7 marzo, oratori chiusi

La Conferenza episcopale lombarda ha deciso per un’altra settimana senza messe feriali nelle chiese della Lombardia in osservanza del decreto per il contenimento della diffusione del Coronavirus. Nei giorni scorsi i vescovi avevano chiesto alla Regione di consentirle.
Coronavirus chiesa messe sospese avviso Frati Oreno di Vimercate all’inizio dell’emergenza (foto Davide Perego)
Coronavirus chiesa messe sospese avviso Frati Oreno di Vimercate all’inizio dell’emergenza (foto Davide Perego)

Sarà un’altra settimana senza messe feriali nelle chiese della Lombardia in osservanza del decreto per il contenimento della diffusione del Coronavirus. Lo ha deciso la Conferenza episcopale lombarda riunita lunedì in seduta straordinaria a Caravaggio.


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«In ordine alla celebrazione dell’eucaristia il nostro desiderio più profondo era e rimane quello di favorire e sostenere la domanda dei fedeli di partecipare all’eucaristia – si legge in una nota – Considerata la comunicazione odierna della Cei, che interpretando il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri invita a non celebrare le sante messe feriali con il popolo, chiediamo ai sacerdoti, alla luce della delicata situazione sanitaria e delle richieste delle autorità competenti, di continuare a celebrare le Sante Messe feriali senza la partecipazione dei fedeli sino a sabato 7 marzo. Ci riserviamo di dare altre indicazioni, entro venerdì 6 marzo, alla luce di ulteriori sviluppi e delle decisioni delle istituzioni Le chiese continuino a restare aperte, nel rispetto delle norme del Decreto, per la preghiera».

Aperte ma con l’indicazione di mantenere una distanza di sicurezza di almeno un metro tra i fedeli.

«In ordine ai nostri oratori sono sospese fino all’8 marzo compreso tutte le attività formative aggregative e sportive. È disposta la chiusura degli spazi aperti al pubblico. Fino a domenica 8 marzo compresa le iniziative e gli incontri presso altri ambienti parrocchiali restano sospesi», si legge ancora.