Coronavirus, le regole per la seconda settimana di emergenza in Lombardia – VIDEO La conferenza stampa in Regione

LEGGI Il decreto (Pdf) - Confermata la sospensione delle attività didattiche di tutte le scuole della Lombardia anche per la prima settimana di marzo: studenti a casa, torna il personale non docente. La conferenza stampa in Regione.
Monza Attilio Fontana
Monza Attilio Fontana Fabrizio Radaelli

Confermata la sospensione delle attività didattiche di tutte le scuole della Lombardia anche per la prima settimana di marzo. E la chiusura di cinema e teatri fino all’8 marzo, mentre i musei – così come già pub e ristoranti – riaprono ma contingentati. Sono alcune anticipazioni delle indicazioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in merito alle nuove disposizioni sull’emergenza Covid-19, approntato sulla base delle richieste presentate venerdì dalle Regioni più coinvolte. Il decreto entra in vigore a mezzanotte.

L’obiettivo è sempre quello limitare gli assembramenti di troppe persone nello stesso luogo per evitare la potenziale trasmissione del virus.


LEGGI Tutte le notizie sull’emergenza Coronavirus a Monza e in Brianza

«È un decreto condiviso a livello istituzionale e anche con il comitato scientifico, l’obiettivo è di rallentare la diffusione dei contagi per aiutare il sistema sanitario», ha detto il vicepresidente regionale Fabrizio Sala.


LEGGI Coronavirus, l’ordinanza di Monza: «Proteggere i cittadini più fragili»

Il decreto contiene le indicazioni in materia attività, sport (Fip e Fipav provinciale hanno già disposto la proroga della sospensione dei campionati regionali; annullata l’ultima tappa del Cross per tutti a Paderno Dugnano l’8 marzo) e eventi culturali. Nel pomeriggio di domenica la Provincia MB, al termine della riunione in Prefettura a cui ha partecipato anche il presidente Luca Santambrogio, aveva anticipato la conferma della sospensione di tutte le manifestazioni, iniziative ed eventi culturali fino all’8 marzo.


LEGGI Il decreto dell’1 marzo 2020 (Pdf)


Cosa prevede:





– Scuola: sospensione dei servizi educativi e delle attività scolastiche fino all’8 marzo nelle scuole di ogni ordine e grado; i plessi potranno essere aperti e eventualmente sanificati, prevista la presenza in istituto del personale Ata, amministrativo e docente se si occupa dell’attivazione dell’e-learning. Restano sospesi i viaggi di istruzione fino al 15 marzo
Cinema, teatri, discoteche, grandi eventi (es. concerti): rimangono chiusi e sospesi fino all’8 marzo
Musei e biblioteche: aperti, ma contingentati in entrata. Si introduce un elemento per evitare assembramento di persone: il cosiddetto «droplet», ovvero alle persone deve essere garantita la distanza di un metro, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico. Le biblioteche sono aperte per il servizio di prestito libri.
Centri culturali, centri sociali, centri ricreativi: sospensione delle attività
Pub e ristoranti: consentito accesso solo con posti a sedere distanziati di un metro l’uno dall’altro. No servizio al banco
Luoghi di culto: le cerimonie sono sospese, alle chiese si può accedere sempre mantenendo una distanza di sicurezza
Concorsi: Sospesi concorsi, salvo quelli sanitari
Mercati: attivi
Palestre, piscine, centri sportivi, centri benessere, centri termali
: sospensione delle attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza)
Competizioni sportive e sport: sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse [con il divieto di usare gli spogliatoi]. Indicazione aggiornata per gli spogliatoi: deve essere garantito un metro di distanza tra gli atleti tesserati. Divieto di trasferta dei tifosi residenti nelle regioni e province interessate dal decreto per la partecipazione a eventi e competizioni in altre regioni.

– Residenze sanitarie
: rigorosa limitazione dell’accesso dei visitatori agli ospiti nelle residenze sanitarie assistenziali per non autosufficienti;
Incontri o riunioni: privilegiare, nello svolgimento di incontri o riunioni, le modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità e coordinamenti attivati nell’ambito dell’emergenza Covid-19.

Fuori provincia Monza e Brianza:

– Nelle province di Bergamo, Lodi, Piacenza, Cremona è prevista la chiusura nelle giornate di sabato e domenica delle medie e grandi strutture di vendita e degli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a esclusione dei punti vendita di generi alimentari e degli esercizi commerciali e delle attività artigianali di vendita di prodotti alimentari in misura prevalente, delle farmacie e delle parafarmacie.
– Le attività nei comprensori sciistici nelle zone più colpite dal coronavirus resteranno aperte ma i gestori devono limitare l’accesso agli impianti di trasporto – funicolari, funivie o cabinovie – con una presenza massima di persone pari a un terzo della capienza.

In apertura, dopo il collegamento con il presidente Fontana dal suo studio, l’assessore Giulio Gallera ha fornito i numeri aggiornati per la Lombardia.

«Anche oggi abbiamo lavorato nella costruzione della rete ospedaliera. I numeri sono questi, aggiornati a ora: 984 casi positivi, 406 ricoverati non in terapia intensiva, 106 in terapia intensiva, 1000 in isolamento domiciliare, 375 gli asintomatici, 73 i dimessi con trasferimento al domicilio; il numero dei deceduti è 31».
E poi: «Abbiamo incontrato le strutture private accreditate: abbiamo raccolto completa disponibilità per mettere a disposizione posti letto e per gestire questa emergenza. Proseguiranno le lauree online, ci ha aggiornato il rettore di Bergamo Remo Morzenti: stanzieremo 40 milioni alle aziende per l’acquisto di materiale sanitario, con i primi 10 milioni di euro per l’assunzione del personale sanitario».
«Sono gli ultra65enni l’anello più vulnerabile della catena, devono rimanere a domicilio e muoversi il meno possibile perché potrebbe essere risolutivo per loro e per il contenimento della diffusione del virus», ha detto Gallera.

I contagi per provincia: Bergamo 209; Brescia 49; Como 2; Cremona 214; Lecco 2; Lodi 344; Monza Brianza 6; Milano 46 di cui 18 a Milano città; Mantova 4; Pavia 78; Sondrio 3; Varese 4. In verifica 23.

«Questa mattina ci siamo confrontati con i governatori di Veneto ed Emilia Romagna per concordare le modifiche da apportare alla bozza del testo del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che il Governo ci ha inviato. Un lavoro che va nella direzione di cercare di eliminare il rischio sanitario per i nostri cittadini e nel contempo valutare la situazione economica, prestando grande attenzione alla ripresa economica – ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana – Una ripartenza che vogliamo avvenga al più presto e che necessariamente potrà esserci una volta risolta la situazione di emergenza sanitaria che stiamo affrontando».

Gli aggiornamenti nella conferenza stampa in Regione Lombardia con il vicepresidente Fabrizio Sala, l’assessore al Welfare Giulio Gallera, l’assessore al Bilancio Davide Caparini.

LA CONFERENZA STAMPA