Coronavirus, l’aggiornamento di Regione Lombardia: +4 nuovi casi in provincia di Monza e Brianza (5.740)

L’aggiornamento di Regione Lombardia di martedì 23 giugno 2020 sulla situazione in fase 3 dell’emergenza coronavirus.
Palazzo Lombardia sede della regione lombardia
Palazzo Lombardia sede della regione lombardia

L’aggiornamento di Regione Lombardia di martedì 23 giugno 2020 sulla situazione in fase 3 dell’emergenza coronavirus. Un altro aumento contenuto di nuovi positivi in provincia di Monza e Brianza :+4 è il dato comunicato per un totale di 5.740 persone positive.

In Lombardia sono +62 di cui 23 a seguito di test sierologici (0,88% rapporto con i tamponi giornalieri): sono stati 6.986 i tamponi effettuati (totale complessivo: 971.721)

Il totale complessivo dei positivi Lombardia dall’inizio della pandemia è di 93.173 persone, gli attualmente positivi sono 12.904 (-734).

Sono 6 i decessi per un totale di 16.579 persone morte.

Stabile il numero dei ricoveri in terapia intesiva ( 51), mentre scendono quota mille quelli non in terapia intensiva: 910 (-137).

«Oggi abbiamo una sostanziale buona notizia: i pazienti ricoverati nei reparti degli ospedali scendono sotto quota 1.000 (910), con un calo di 137 unità rispetto a ieri. Senza variazioni, invece, il numero delle persone in terapia intensiva (51). Dei 62 casi positivi di oggi, 23 sono riferiti a tamponi effettuati a seguito di una positività riscontrata al test sierologico, 3 sono stati eseguiti a ospiti delle RSA e 1 ad operatori socio-sanitari. Nel complesso, i casi debolmente positivi di oggi sono 18», ha commentato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.

I dati per provincia.

Milano 24.210 (+26) di cui 10.304 (+15) a Milano città

Bergamo 14.177 (+6)

Brescia 15.505 (+6)

Como 4.068 (+2)

Cremona 6.587 (+2)

Lecco 2.818 (+1)

Lodi 3.559 (+1)

Mantova 3.447 (+2)

Monza e Brianza 5.740 (+4)

Pavia 5.546 (+4)

Sondrio 1.569 (+1)

Varese 3.877 (+2)

e 2.070 in fase di verifica

VIDEO L’aggiornamento con l’assessore Fabio Rolfi e il presidente nazionale Coldiretti Ettore Prandini