Coronavirus, in isolamento a casa dopo il ricovero: «Aspetto di guarire del tutto, sarà una cicatrice indelebile»

Aveva raccontato al Cittadino le sue settimane di malattia, il ricovero, i tubi per respirare e la prima notte libera dalle macchine. Adesso Francesca Monti, oss in una Rsa di Monza e residente a Villasanta, può dire di essere sulla buona strada: è tornata a casa, anche se ancora positiva, e continuerà la guarigione in isolamento.
Striscione dei colleghi di Croce Bianca Biassono oper Francesca Monti di Villasanta ricoverata per coronavirus a Vimercate
Striscione dei colleghi di Croce Bianca Biassono oper Francesca Monti di Villasanta ricoverata per coronavirus a Vimercate

«Sono stata dimessa ma sono ancora positiva al virus». Francesca Monti, oss in una rsa di Monza, ventinovenne di Villasanta, è stata ricoverata per quattordici giorni all’ospedale di Vimercate dopo essere risultata positivia al coronavirus. Aveva raccontato la sua storia al Cittadino (leggi qui).

Due settimane di respiri forzati dalle macchine, di paura, di tubi ed esami (i prelievi arteriosi fanno malissimo, assicura), di caschi calcati tanto stretti sulla testa da provocare vesciche e ferite, di lacrime per una sorte che sembra sfuggire tra le dita e altre, quelle belle, per le notizie che inondano la giornata di luce.

«Lunedì scorso, dopo gli ultimi esami, ho avuto la conferma che la mia situazione generale era in netto miglioramento e così ho avuto il permesso di poter tornare a casa – spiega -Quando la dottoressa Cattaneo, una dei medici che mi ha preso in cura, mi ha dato la notizia avrei voluto urlare, e invece mi sono uscite solo lacrime di felicità».

A riaccompagnarla a casa sono stati i suoi amici della Croce bianca di Biassono, dove è volontaria. Sempre loro, quelli della Squadra 1, non le hanno mai fatto mancare il loro appoggio e l’affetto. E così sabato si sono presentati sotto le finestre dell’ospedale per mostrarle il grande striscione colorato realizzato per lei: “Forza Kikka”.

Ora la aspetta la quarantena a casa, un rigoroso isolamento che deve durare ventotto giorni. poi i tamponi post ricovero e l’attesa per due risultati negativi: «Solo allora potrò dire di essere completamente guarita, anche se le cicatrici della polmonite le porterò sempre con me».