Coronavirus: il giornalista Carlo Gaeta diventa nonno, l’annuncio dall’ospedale di Legnano

“Nonno” scrive il giornalista monzese Carlo Gaeta che dopo la buona notizia dell’uscita dalla terapia intensiva, dal suo ricovero per coronavirus a Legnano, racconta la felicità della nascita di due gemelli.
Il giornalista Carlo Gaeta
Il giornalista Carlo Gaeta

“La vita vince comunque” scrive il giornalista monzese Carlo Gaeta nella nuova, buona notizia che arriva dal suo ricovero per Covid-19 all’ospedale di Legnano: dopo essere uscito dalla terapia intensiva grazie al miglioramento degli ultimi giorni, questa volta la novità è che è diventato nonno. Lo ha scritto su Facebook nella giornata di sabato 4 aprile.

“La vita e la morte. Un quadro di Klimt. L’ eterno interrogativo sul circolo dell’umana esistenza. I nostri grandi perché. I miei in questi lunghi giorni nell’inferno del Covid-19. Umane riflessioni che ti trovi a fare nella solitudine della malattia e chiuso nel frastuono del CPAP, il casco ventilatore con l’ossigeno senza il quale non respiri” ha scritto come premessa del fatto che “qualche buona notizia dall’esterno. Qualcosa che ti possa sollevare un poco, che ti tenga compagnia, che ti regali almeno un sorriso”.

Quel sorriso arriva dalla figlia, che ha dato alla luce Viola Victoria e Samuel Constantin , facendo di Carlo Gaeta un nonno. “Assisto al grande evento dallo smartphone, man mano che le belle notizie giungono dalla clinica Mangiagalli. Sono distante ma vivo in diretta una grande emozione fino alle lacrime. Senza poter abbracciare nessuno. Senza poter vedere la gioia dei miei cari. I sorrisi, le pacche sulle spalle”.

“Un segno di speranza. Per me, per tutti” scrive Gaeta che dal social network annuncia ai nipoti che arriverà nonno Carletto che “ racconterà la fantastica storia di quando il mondo fu minacciato da un mostro invisibile e lui improvvisamente venne chiamato a fare l’astronauta. Con in testa un pesante casco per l’aria, mentre era proiettato con il razzo Corona nell’iperspazio Galassia Covid-19 dal quale rientrò vincitore con uno spirito forte (e un po’ di culo, che non guasta mai) che gli fece sconfiggere il cattivo”.