Coronavirus, i vescovi lombardi alla Regione: «Siano permesse le messe feriali, non costituiscono un assembramento»

L’invito della Conferenza Episcopale Lombarda nell’ambito dell’eventuale estensione delle misure legate all’emergenza: «Considerate la partecipazione alle messe feriali dei cittadini lombardi: non costituiscono una forma di assembramento».
Monsignor Mario Delpini
Monsignor Mario Delpini

«Considerate la partecipazione alle messe feriali dei cittadini lombardi: non costituiscono una forma di assembramento». E’ “l’appello” lanciato dai dieci vescovi lombardi (Mario E. Delpini – Arcivescovo di Milano; Francesco Beschi – Vescovo di Bergamo; Marco Busca – Vescovo di Mantova; Oscar Cantoni – Vescovo di Como; Maurizio Gervasoni – Vescovo di Vigevano; Daniele Gianotti – Vescovo di Crema; Maurizio Malvestiti – Vescovo di Lodi; Antonio Napolioni – Vescovo di Cremona; Corrado Sanguineti – Vescovo di Pavia e Pierantonio Tremolada – Vescovo di Brescia) alla Regione Lombardia nell’ambito delle concessioni legate alle misure per affrontare l’emergenza coronavirus.

«La Conferenza Episcopale Lombarda, fermo restando la volontà di continuare a collaborare con le istituzioni, chiede alla Regione Lombardia – così come già possibile per matrimoni e funerali – di considerare la partecipazione alle Messe feriali dei cittadini cattolici lombardi, che a differenza delle celebrazioni festive non costituiscono una forma di assembramento» scrivono i vescovi nell’invito così come comunicato da don Walter Magni, responsabile comunicazione Conferenza Episcopale Lombarda.