Dopo il raddoppio dei casi in soli due giorni, tra giovedì 12 e venerdì 13 marzo sono “solo” 13 i nuovi positivi al coronavirus a Monza e Brianza: da 130 a 143, stando ai dati della Regione Lombardia diramati nel tardo pomeriggio di venerdì.
«I dati di oggi, come ho avuto modo di sottolineare più volte, evidenziano in maniera chiara e inequivocabile che nell’ex zona rossa il contagio sembra stia rallentando» ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, riferendosi ovviamente alla provincia di Lodi: solo un aumento di 10 (ieri 1.123 oggi 1.133) intorno a Codogno. «Nel resto della Lombardia – ha proseguito il governatore – a farci mantenere alto il livello di guardia è, invece, soprattutto il trend dei ricoveri in terapia intensiva».
In totale i casi positivi in Lombardia sono 9.820, giovedì 8.725, mercoledì 7.280 e martedì 5.791. Andando a ritroso nei giorni precedenti erano stati 469, 4.189, 3.420 e 2.612. Il totale dei deceduti venerdì è di 890, mentre in isolamento domiciliare si trovano 2.650 persone (600 in più di giovedì) e in terapia intensiva 650 (45 in più). Gli altri ricoverati sono 4.435, andando a ritroso 4.247, 3.852, 3.319 e lunedì 2.802. I dimessi hanno toccato quota 1.198.
La provincia ancora in situazione critica è quella di Bergamo, con 2.368 positivi contro i 2.136 di giovedì. Preoccupa Brescia passata a 1.784 contagiati contro i 1.598 di giovedì, ma lunedì erano 790. A Cremona sono 1.344 (erano 1.302), a Milano 1.307 (erano 1.146, lunedì erano 506), a Lodi 1.133 (erano 1.123), a Pavia sono 482 (erano 468), a Lecco 237 (giovedì 199) e a Mantova 187 (erano 169). I dati più bassi di incidenza sono per province a Monza (143, erano 130, lunedì 64), a Varese (125, erano 98), Como (118, erano 98), Sondrio (ferma a 23).