Al termine della riunione del Consiglio dei ministri, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha spiegato in una conferenza stampa il nuovo decreto che rende più salate multe e sanzioni per chi viola le norme di contenimento del coronavirus e permette alle Regioni di adottare misure ancora più restrittive. Per riordinare e rendere omogenee tutte le misure prese finora.
«Abbiamo regolamentato anche in modo lineare i rapporti tra gli interventi del governo e le regioni: i presidenti delle regioni e province autonome possono adottare anche misure restrittive e se nel caso più severe ovviamente rimane la funzione di coordinamento del governo», ha detto Conte.
Con un’altra novità: «La multa per chi viola le regole anti-contagio salirà da 400 a 3000 euro. Non c’è fermo amministrativo per i veicoli, solo le multe».
Conte ha chiarito anche la data del 31 luglio, circolata nel pomeriggio come bozza e che ha creato confusione: «Nessuna proroga dell’emergenza al 31 luglio – ha ribadito – È solo spazio teorico, ma ho fiducia finisca prima. Siamo pronti in qualsiasi momento e ci auguriamo prestissimo di allentare la morsa delle misure restrittive e superarle. Si tratta del termine dello stato di emergenza nazionale proclamato a fine gennaio per sei mesi (decretato il 31 gennaio dopo la scoperta della positività dei primi due cittadini cinesi ricoverati a Roma, ndr)».
Infine sull’esercito: «Ben venga l’aiuto dell’esercito ma i cittadini non devono pensare che la tenuta dell’ordine pubblico sia affidata solo a una militarizzazione dei centri abitati, le forze dell’ordine stanno già agendo in modo molto efficace».
LA CONFERENZA STAMPA