Coronavirus, dopo gli appelli di Monza primi pazienti trasferiti a Milano e a Brescia. Ma si contano anche i morti

Qualcosa succede dopo la reiterata richiesta di aiuto lanciata da Asst Monza e istituzioni. Ci sono stati i primi trasferimenti verso San Raffaele e Brescia. Ma Monza fa anche il conto dei morti.
Ospedale san Gerardo
Ospedale san Gerardo Fabrizio Radaelli

Qualcosa succede dopo il reiterato grido di allarme lanciato da Asst Monza e istituzioni i allarme lanciato da Asst Monza e istituzioni che dalla prima settimana di novembre avevano incominciato a evidenziare le difficoltà dell’ospedale con l’aggravarsi dell’emergenza coronavirus e a chiedere un aiuto dalle strutture della regione.

Domenica qualche segnale di solidarietà è arrivato dall’ospedale San Raffaele e dagli Spedali Civili di Brescia che hanno accolto una decina di pazienti: «Ancora pochi visto che ne ricoveriamo 40 al giorno – spiega il direttore generale Mario Alparone – ma mi auguro che si attivi un gioco di squadra con altri centri lombardi».

«Abbiamo dovuto limitare gli ingressi solo ai casi urgenti – conferma Alparone – i codici verdi vengono dirottati su altri ospedali meno carichi, il nostro è il più saturo di tutti, abbiamo 40 ricoveri al giorno solo di pazienti Covid e non ci sono più posti letto».

Si fanno i conti anche con i decessi: nella sola giornata di venerdì c’è stato un via vai di 24 carri funebri nel parcheggio davanti alla camera mortuaria. In provincia il dato aggiornato è di 1.096 vittime da inizio emergenza.

«Abbiamo dai 30 ai 40 morti a settimana per Covid – conferma Alparone – tutte persone anziane con patologie pregresse. Stiamo provvedendo ad organizzare la camera mortuaria per dare una sistemazione decorosa a tutti».

(* dichiarazionui raccolte da Rosella Redaelli)