Coronavirus, domenica ancora troppi lombardi in giro: «State a casa»

Anche nella giornata di domenica sono aumentati gli spostamenti in Lombardia: l’analisi delle celle telefoniche ha evidenziato un 1% di persone in movimento rispetto a domenica scorsa. Un picco anche alle 23.
-
Fabrizio Radaelli

Anche nella giornata di domenica sono aumentati gli spostamenti in Lombardia. Lo ha comunicato la Regione dopo l’analisi degli ultimi dati delle celle telefoniche.

«I dati ci dicono che abbiamo avuto un +1% rispetto a domenica scorsa» e «mediamente» l’ultima settimana lavorativa segna «l’1-1,5% in più di movimenti rispetto sempre alla settimana scorsa». Lo ha detto il vicepresidente Fabrizio Sala commentando i dati relativi ai cambi di celle alle quali si agganciano gli smartphone rilevati dalle compagnie che gestiscono i sistemi di telefonia mobile.

Il vicepresidente ha ribadito, osservando i grafici, che «è chiaro come migliaia di persone in più si siano spostate nella giornata festiva, generando una mobilità che non è imputabile a necessità di carattere lavorativo».

I movimenti maggiori di domenica si sono verificati «alle 12, alle 18 e cosa strana anche alle 23: un picco di movimenti anomalo che stiamo cercando di analizzare e ci ha sorpreso», ha aggiunto Sala.

Complice il bel tempo in questo weekend, i lombardi sono usciti di più rispetto al precedente fine settimana. L’appello del vicepresidente Sala è «di non vanificare gli sforzi uscendo in maniera sconsiderata per corsette o passeggiate che si possono evitare. Capisco che con il bel tempo si faccia fatica a restare in casa, ma è troppo importante limitare qualsiasi contatto con altre persone. I dati ci dimostrano che le misure fin qui adottate stanno portando i frutti sperati».

Gli spostamenti dei cittadini lombardi sono aumentati anche nelle giornate di giovedì 2 aprile e venerdì 3 aprile. «Nei giorni feriali, soprattutto giovedì e venerdì, la mobilità è cresciuta in media del 2% rispetto agli stessi giorni della settimana precedente. Non va bene dobbiamo fare appello al senso di responsabilità dei cittadini lombardi affinché capiscano l’importanza di non uscire, se non per stretta necessità. Lo ripetiamo: non bisogna uscire e, se si deve andare a fare la spesa, é opportuno sia uno solo per famiglia e si approvvigioni di quel che serve per più giorni, evitando così di uscire quotidianamente. Più persone si recano nei negozi o nei supermercati per piccole spese – ha concluso Fabrizio Sala – più si producono code eccessive».