Coronavirus, da Esselunga alle grandi banche fino a Xiaomi, Tim, Vodafone e Wind Tre: soldi agli ospedali e aiuti alle popolazioni colpite

L’emergenza sanitaria del Coronavirus sta generando una corsa alla partecipazione da parte delle aziende: ecco alcune delle ultime iniziative messe in campo.
Le grandi aziende italiane in campo per sostenere la lotta contro il Coronavirus
Le grandi aziende italiane in campo per sostenere la lotta contro il Coronavirus

Le grandi aziende scendono in campo per sostenere economicamente gli sforzi messi in campo nelle Regioni colpite dal Coronavirus per fermare il dilagare del contagio.

ESSELUNGA

Esselunga ha definito un piano straordinario di attività per offrire il proprio contributo nell’emergenza coronavirus che l’intero Paese sta affrontando. Per gli ospedali e gli istituti impegnati in prima linea nell’assistenza dei pazienti e nella ricerca scientifica «abbiamo previsto donazioni per 2,5 milioni di euro» spiegano dal quartier generale del gruppo fondato dal brianzolo Bernardo Caprotti. Il progetto di Esselunga riguarda l’istituto nazionale malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma, la Fondazione “Ircss San Matteo” di Pavia, l’ospedale “Luigi Sacco” di Milano, l’ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo, l’ospedale “Guglielmo da Saliceto” di Piacenza, la Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico. «Non possiamo stare fermi a guardare la difficoltà e preoccupazione generale causata dalla diffusione del Covid-19. Ognuno deve fare la sua parte. Esselunga, che ha sempre cercato di essere vicina ai territori in cui è presente, vuole confermare concretamente il proprio impegno – spiega Sami Kahale, amministratore delegato della catena -. Vogliamo ringraziare medici, personale sanitario e ricercatori impegnati nel servizio alla comunità, i nostri collaboratori che nei negozi stanno lavorando instancabilmente e allo stesso tempo offrire un aiuto tangibile alle persone più anziane così come ai nostri fornitori, in non pochi casi piccole e medie imprese del territorio».

Per tutti gli over 65 anni, da sabato 7 marzo e fino a Pasqua, il contributo di consegna della spesa diventerà gratuito sia per l’e-commerce Esselunga a Casa sia per le consegne dai negozi all’abitazione, in tutte le zone dove Esselunga è presente con il servizio. Per i 5,5 milioni di possessori di Carta Fìdaty, un’iniziativa speciale per dare anche a chi aderisce al nostro programma fedeltà la possibilità di aiutare le realtà sanitarie e di ricerca sopra citate e ad altre che verranno individuate nelle prossime settimane: ogni 500 punti Fìdaty utilizzati Esselunga donerà 5 euro agli ospedali.

Per tutti i collaboratori dei negozi Esselunga, visto il lavoro eccezionale di queste settimane al servizio della clientela, sia nei negozi che nella preparazione delle spese online è stato programmato un intervento straordinario di welfare del valore di 150 euro a persona. «Un contributo doveroso a favore di chi ha permesso al Gruppo di servire la comunità dei suoi clienti, anche nelle zone sotto osservazione, con dedizione, professionalità e sensibilità».

ESSELUNGA E UNICREDIT

A supporto dei fornitori è stato potenziato l’accordo con Unicredit con la messa a disposizione di 530 milioni di affidamenti destinati alle anticipazioni di pagamento dei crediti commerciali. Una decisione che accresce il polmone finanziario dei partner. Questo perché già da qualche anno, UniCredit ed Esselunga hanno stipulato un accordo che permette ai fornitori della società di disporre delle somme loro dovute ancor prima dei termini di pagamento contrattuali, nonché di semplificare la contabilità incassi/pagamenti per tutti gli attori coinvolti attraverso una piattaforma informatica dedicata.

XIAOMI

L’azienda cinese Xiaomi annuncia di voler offrire il proprio contributo alla gestione dell’emergenza legata alla diffusione epidemiologica del virus Covid-19 in Italia, donando una grande quantità di mascherine al Dipartimento della Protezione Civile. Un contributo, annunciato con un comunicato stampa, che “non rappresenta solo un modo per ringraziare (dell’ottima accoglienza commerciale ricevuta in Italia, ndr) e per donare il nostro sostegno, ma è la dimostrazione tangibile che ci sentiamo parte integrante di questo Paese”.

INTESA SAN PAOLO

«Siamo un Paese forte, abbiamo imprese eccezionali. Giusto essere preoccupati, ma con la certezza che supereremo l’emergenza e torneremo a crescere». Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa SanPaolo, prima banca italiana, ha annunciato in un’intervista al Corriere della Sera di essere pronto «fino a 100 milioni, li metteremo a disposizione del Paese, per progetti specifici che affrontino l’emergenza sanitaria. Con 100 milioni si possono fare tante cose». «Vogliamo – risponde Messina – rafforzare le strutture di terapia intensiva, portando i posti letto da 5.000 a 7.500, per portare il sistema sanitario in condizioni di mettere in sicurezza la salute degli italiani. Ulteriori risorse potranno essere utilizzate per creare ospedali da campo e per l’acquisto di apparecchiature mediche. Vogliamo dare un contributo in grado di far fronte in maniera sostanziale all’emergenza e rafforzare in maniera strutturale il sistema sanitario».

LE ALTRE

Nel campo assicurativo, Unipol ha esteso gratis le polizze sanitarie e messo a disposizione la sua centrale operativa (UniSalute), aperta 24 ore al giorno. Simile approccio da Reale, che ha allargato le coperture alle quarantene. Per quanto riguarda il settore delle telecomunicazioni, i grandi player italiani hanno predisposto piani per aiutare i clienti a lavorare e comunicare. Vodafone ha annunciato ai clienti delle aree di contagio, via sms, una offerta di giga e minuti illimitati per tenersi in contatto con i cari. Nel caso degli utenti business, invece, è scattato un mese di giga illimitati. Tim prevede pacchetti specifici per la rete fissa dei residenti nelle zone sottoposte a limiti nei movimenti e nelle attività. Wind Tre ha infine staccato un bonus da cento giga di traffico e sospeso i solleciti di pagamento per i morosi. Eurospin ha annunciato la decisione di sostenere« le due strutture di eccellenza a livello nazionale», l’Istituto nazionale Spallanzani di Roma e l’ospedale Sacco di Milano, nella lotta contro il Covid-1 rendendo «da subito disponibili 100mila euro equamente ripartiti fra i due centri di eccellenza. Vogliamo in questo modo dare un contributo concreto al nostro Paese in un momento di emergenza nazionale che non ha precedenti nella storia italiana recente».