Coronavirus, Attilio Fontana: «Segnali positivi, penso inizi la discesa». E Armani si fa carico dei camici per gli ospedali

Il presidente della Lombardia Fontana il 27 marzo: «Penso inizi la discesa» ha detto di fronte ai dati nonostante l’aumento dei tamponi chiesto dall’Istituto superiore di sanità. Intanto parte la produzione regionale di mascherine.
Attilio Fontana
Attilio Fontana

«Bisogna avere a disposizione più giorni per capire l’andamento, ma penso che inizi la discesa dei contagi»: l’ha detto il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, nella consueta conferenza stampa di metà giornata per parlare dell’epidemia da coronavirus. Le parole arrivano il giorno dopo l’allarme registrato il 26 marzo per l’improvviso picco di positivi, dovuto in realtà al maggior numero di tamponi realizzati.

«L’Istituto superiore di sanità ha detto di eseguire i tamponi anche in presenza di un solo sintomo e quindi è inevitabile che i dati crescano» ha riferito Fontana, per il quale comunque lo sguardo va fatto nell’andamento di più giorni. «Solo così si può avere una visione, ma la linea dei contagi non sta crescendo: di certo comunque non si deve alzare la guardia». Fontana ha detto anche i dati delle celle telefoniche parlano di una ulteriore riduzione degli spostamenti delle persone (-7% in una settimana) e dell’affidamento deciso in mattinata dell’ospedale d’emergenza della Fiera al Policlinico di Milano.

«Posso anche dirvi che il Politecnico ha individuato i materiali adatti per mascherine e camici e che quindi siamo pronti per iniziare la produzione» autonoma dei dispositivi per medici e non solo. Armani, ha detto, ha deciso di farsi carico della produzione dei camici.