Cornate d’Adda, scontro in consiglio sull’illuminazione stradale bocciata nei collaudi

Quasi mezzo milione di euro spesi per rifare l’illuminazione pubblica che, però, non ha passato i collaudi. Le minoranze di Cornate: «Troppa fretta, ora serviranno altri soldi». Per il sindaco è un questione tecnica e non esclude il contenzioso legale.
Il municipio di Cornate
Il municipio di Cornate

Ancora polemica tra maggioranza e opposizione a Cornate. Il confronto questa volta si è acceso sui lavori di riqualificazione dell’impianto d’illuminazione pubblica e il fatto che l’intervento non abbia superato il collaudo. Il progetto prevedeva la sostituzione dei corpi illuminanti su tutto il territorio cittadino e aveva un valore di 440mila euro di cui 90 coperti da un contributo statale.

«Per quanto riguarda il progetto lo riteniamo valido, perché qualsiasi soluzione che possa portare un beneficio sia ambientale che economico alla città ci troverà sempre a favore – spiega il consigliere di minoranza Andrea Panzeri (Insieme si può) – Per quanto riguarda la gestione invece possiamo dire che è stata tutt’altro che felice. Già durante i primi mesi dopo i lavori ci sono stati numerosi problemi con led bruciati o centraline da sostituire. Il progetto originale prevedeva l’intervento solo su metà degli apparecchi illuminanti e solo in piena campagna elettorale l’amministrazione ha deciso di ampliarlo. Forse l‘ha fatto un po’ troppo di corsa e il fatto che i lavori non abbiano passato il collaudo lo dimostra. Altri soldi dovranno essere spesi per apportare le dovute correzioni e anche i soldi del finanziamento sono a rischio».

L’amministrazione però difende il proprio operato: «L’ufficio tecnico comunale ha riscontrato in fase di collaudo che alcuni lavori per quanto riguarda le centraline non erano state effettuate secondo quanto messo in programma – spiega il primo cittadino Giuseppe Colombo -. La situazione è stata fatta presente a chi ha effettuato i lavori che però ritiene di aver fatto tutto quanto dovuto. Se non troveremo una soluzione, come per tutti i contenziosi, la situazione verrà giudicata da terzi come normale che sia. È una questione puramente tecnica, non riguarda l’amministrazione, e ci stupisce che la minoranza ci attacchi per questioni simili».