Consumo di suolo, male la Brianza: maglia nera a Lissone, Nova e Muggiò. Cornate isola verde

Se la Provincia di Monza e Brianza, regina d’Italia in questa particolare classifica, ha “solo” il 41% di suolo urbanizzato, bisogna ringraziare i piccoli Comuni della zona del Vimercatese, quelli della zona delle Groane e quelli al confine con la Provincia di Lecco. Le maglie nere vanno a Lissone, Nova Milanese e Muggiò.
Ruspe in azione in Brianza
Ruspe in azione in Brianza

Quindici ettari di terreno, ogni giorno, vengono cementificati. Benvenuti in Italia dove, nell’anno di grazia 2017, altri 54 chilometri quadrati di terreno libero sono stati trasformati (leggasi: urbanizzati) dall’uomo. Praticamente in un anno si è costruita ex novo un’altra città delle dimensioni di Varese. A una velocità folle di due metri quadri al secondo, l’Italia ha perso un altro pezzetto della propria bellezza per fare spazio a case, strade, capannoni, supermercati. Sono i dati salienti che emergono dall’edizione 2018 del “rapporto sul consumo di suolo in Italia” promosso dall’Ispra (acronimo per Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) pubblicato nei giorni scorsi. Le aree più colpite risultano essere le pianure del settentrione, dell’asse toscano tra Firenze e Pisa, del Lazio, della Campania e del Salento, le principali aree metropolitane, le fasce costiere, in particolare di quelle adriatica, ligure, campana e siciliana.


Se la Provincia di Monza e Brianza, regina d’Italia in questa particolare classifica, ha “solo” il 41% di suolo urbanizzato (la peggiore in Italia: più staccate sono la Provincia di Napoli (34% di suolo consumato), Milano (32%), Trieste (32%) e Varese (22%), bisogna ringraziare i piccoli Comuni della zona del Vimercatese, quelli della zona delle Groane e quelli al confine con la Provincia di Lecco. Insomma, i confini dell’impero portano in dote all’Ispra una superficie di suolo consumato che va dal 30% segnato a Veduggio, Roncello e Usmate all’incredibile 18,8% di Cornate d’Adda, il Comune più green (in senso fisico) del Monzese e anche quello più lontano dal baricentro provinciale, abbarbicato com’è sulle sponde del fiume Adda.

I Comuni da bollino rosso

Già, il baricentro. Per la Provincia di Monza, oltre al suo (ex) capoluogo, ci sono i Comuni di Lissone, Desio, Muggiò, Nova Milanese. Lo scheletro comunale su cui è innestato il corpaccione dell’ex Provincia rimasta in vita per cinque anni. E in questa zona c’è il record di suolo consumato. Il primato va a Lissone, con il 71,3% di campi immolati a cemento e asfalto. Muggiò segue con il 61,1%, Nova Milanese con il 59,8%. Un triste podio composto da Comuni dove si è costruito su oltre la metà del territorio. Villasanta è al quarto posto (57,6% grazie soprattutto a un pezzo del Parco di Monza), Brugherio si ferma al 54,6%, stessa percentuale per Cesano Maderno. Seregno è nona con il 52,9%. Anche Monza ringrazia il suo Parco che le permette di stare, seppur di pochi decimali, sotto quota 50%.


«In termini percentuali si rileva che diversi comuni superano il 50%, e talvolta il 60%, di territorio consumato – commentano i tecnici Ispra -. Sono spesso comuni piccoli o medio piccoli che mostrano una tendenza a consumare suolo con dinamiche che si ricollegano ai processi di urbanizzazione dei rispettivi capoluoghi di provincia, con le caratteristiche tipiche di un’unica area metropolitana o piccolissimi comuni con i limiti amministrativi coincidenti, di fatto, con l’area urbanizzata».

Gli esempi negativi

Il rapporto prende in considerazione una serie di esempi di consumo di suolo avvenuti in Lombardia nell’ultimo anno, due dei quali nel territorio brianzolo: un nuovo centro per la logistica, comprensivo di strade di accesso e servizi (8 ettari consumati) realizzato a Lazzate e la trasformazione di un suolo agricolo a Nova Milanese, con realizzazione di nuovi insediamenti industriali e commerciali.

I numeri si riflettono anche sulla densità abitativa, ovvero sul rapporto tra numero di abitanti presenti su un singolo chilometro quadrato. I numeri monzesi sono impressionanti: ci sono 2.143 abitanti ogni km quadrato. Un dato in continua crescita.

Se si guarda il dato scorporato per Comune, vince ancora Lissone, con 4.898 abitanti per km quadrato. Una città alverare che stacca le compagne di podio Muggià (4.306) e Nova Milanese (3.992). Si devono sentire parecchio soli, invece, gli abitanti di Cornate d’Adda, che raramente rischiano di incontrarsi sul solito kmquadrato di riferimento statistico visto che sono “appena” 776