Condannato a sedici anni “lo zingaro” che uccise la ex in strada a Seregno

È stato condannato a sedici anni di reclusione l’uomo che aveva ucciso la ex convivente con due colpi di pistola sparati in strada a Seregno. Detto “lo zingaro”, ha visto riconosciute le attenuanti per una patologia psichiatrica.
Seregno, Attilio Beringeri e Carmela Aparo
Seregno, Attilio Beringeri e Carmela Aparo

Non è infermo di mente, ma soffre comunque di una patologia psichiatrica, che gli è valsa il riconoscimento delle attenuanti. Sedici anni la pena stabilita per Attilio Berlingeri, 57enne detto “lo zingaro”, condannato lunedì dal gup tribunale di Monza Federica Centonze, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Alessandro Pepè, al termine del processo celebrato col rito abbreviato con l’accusa di l’omicidio premeditato della ex convivente Carmela Aparo, 65 anni. La donna che Berlingeri, difeso dall’avvocato Norberto Argento, ha ammazzato il 29 agosto 2016 con due colpi di pistola al torace sparati in mezzo alla strada, davanti allo stadio di Seregno.


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Il processo si è giocato sulla presunta incapacità di intendere di Berlingeri, sostenuta dalla difesa. La perizia psichiatrica ha concluso in senso opposto, ma anche la pubblica accusa ha tenuto conto dei problemi che affliggevano l’uomo, da anni in cura al Cps. Circostanza che ha permesso di ottenere le attenuanti e di ottenere una pena a 16 anni, considerato ovviamente il beneficio dello sconto di un terzo della pena concesso per legge agli imputati che si avvalgono del rito abbreviato. Secondo le conclusioni della perizia disposta dal gup, il problema mentale in Berlingeri esiste, ma “non è tale da scemare grandemente la capacità di intendere e volere”. Lo “zingaro”, doveva rispondere anche delle accuse di porto abusivo d’arma e di un vecchio episodio di lesioni nei confronti della vittima.

Il giorno dell’omicidio, avvenuto in via Gramsci sotto gli occhi di testimoni allibiti, Berlingeri aveva dato appuntamento alla vittima, nel pomeriggio, presentandosi già armato con una pistola e un’ascia. L’aveva poi uccisa al culmine dell’ennesima discussione in mezzo alla strada, con due colpi al torace. La donna era stata portata in condizioni disperate all’ospedale San Gerardo, ma non aveva potuto resistere alle ferite. Sembra che alla base dell’omicidio, giunto al culmine di una lite, ci fossero vecchi rancori legati alla storia con Carmela Aparo, dovuti essenzialmente a ragioni economiche. Il loro rapporto, all’epoca, si era chiuso da circa un anno, dopo che i due avevano vissuto praticamente una vita insieme. Negli anni 80, tra l’altro, i due erano rimasti entrambi feriti in un agguato. Dopo l’omicidio, Berlingeri era fuggito in auto, ma si era fatto arrestare a Cinisello Balsamo dai carabinieri, che lo stavano già bracccando, dopo un breve inseguimento.