Condannati due scippatori che per due anni sono stati l’incubo delle donne

Sono stati condannati due ecuadoregni, residenti da tempo in Brianza, che per un paio d’anni sono stati il terrore di casalinghe e pensionate in uscita dai supermercati di Carate Brianza e di Meda o a passeggio nei parchi pubblici. Identificati dai carabinieri di Seregno.
Carabinieri
Carabinieri Fabrizio Radaelli

Connazionali e compagni di furto. Sono stati condannati a 3 anni, 2 mesi e 12 giorni di reclusione due ecuadoregni, residenti da tempo in Brianza, che per un paio d’anni sono stati il terrore di casalinghe e pensionate in uscita dai supermercati di Carate Brianza e di Meda o a passeggio nei parchi pubblici.

È qui che la coppia, all’epoca dei fatti uno dei due era ancora minorenne, avrebbe avvicinato di volta in volta una vittima diversa, per poi scipparle la borsetta.

Fatti non riscontrati direttamente dai carabinieri, impossibile procedere all’arresto, ma l’attività investigativa dell’Arma ha permesso di risalire comunque a quattro episodi e a denunciare gli autori.

Nonostante siano passati un paio d’anni, l’ultimo scippo è del 2015, la giustizia non si è dimenticata di loro e li ha puniti con una pesante condanna. Il più maturo della banda, molto probabilmente il capo, oggi ha 38 anni e vive a Meda.

In seguito alla notifica della sentenza è stato tradotto in carcere a Monza. Il più giovane ha casa a Meda. Oggi è ventenne, all’epoca dei fatti era minorenne.

La condanna, identica al connazionale più adulto, gli è stata inflitta dal tribunale dei minori di Milano. La traduzione in carcere è l’epilogo di una lunga attività investigativa condotta dai carabinieri della compagnia di Seregno.

La piaga dello scippo, tecnicamente furto con strappo, accomuna da tempo varie zona della Brianza e non solo.

Nel mirino finiscono le donne. Borse messe a tracolla, tenute strette in mano o legate al manubrio della bicicletta sono un’attrazione irresistibile per i malintenzionati, soprattutto se chi le porta è un’anziana considerata una preda più facile da colpire.

I due ecuadoregni preferivano agire fuori dai supermercati o a margine dei parchi pubblici. A piedi o in bicicletta, ogni volta cambiavano il metodo di fuga, ma il tipo d’azione era sempre lo stesso. Le quattro denunce presentate dalle donne oggetto di scippo e le descrizioni raccolte da alcuni testimoni hanno permesso di stringere il cerchio.