Concorezzo: il Comune vuole l’ultima fetta dell’ex Frette per 731mila euro, interrogativi delle opposizioni

Vivi Concorezzo, La Rondine e il Pd hanno presentato una mozione d’urgenza per chiedere lo stralcio di questo provvedimento respinta a maggioranza: «Non è ammissibile che prima si faccia una variazione di bilancio e poi lo si discuta».
Concorezzo stecca storica frette
Concorezzo stecca storica frette Michele Boni

Il Comune di Concorezzo vuole comprare la stecca storica dell’ex area Frette e nell’ultima variazione di bilancio ha destinato circa 731mila euro, ma le opposizioni non ci stanno non tanto sotto il profilo del merito, ma di quello del metodo dell’Amministrazione. Nella serata di lunedì 26 luglio durante la riunione del parlamentino locale Vivi Concorezzo, La Rondine e il Pd hanno presentato una mozione d’urgenza per chiedere lo stralcio di questo provvedimento all’interno dei conti pubblici perché come hanno spiegato Chiara Colombini, Carmen Trussardi di Vivi Concorezzo, Francesco Facciuto della Rondine e Giorgio Adami «questo argomento, che ha un’importanza strategica per i prossimi anni, non è stato minimamente affrontato prima d’ora in consiglio. Non è ammissibile che prima si faccia una variazione di bilancio e poi lo si discuta».

A replicare sono stati il sindaco Mauro Capitanio, l’assessore al Bilancio Riccardo Mazzieri e l’assessore ai Lavori Pubblici e Identità Micaela Zaninelli. «Questo è solo un primo step di una priorità che abbiamo messo nel nostro programma elettorale. Sul progetto, l’acquisizione dell’area e quale destinazione avrà ci sarà tempo per discuterne più avanti». La mozione delle opposizioni è stata quindi respinta dalla Lega, mentre c’è da evidenziare come Emilia Sipione di Noi per Concorezzo sempre componente della maggioranza si sia astenuta perché intende approfondire meglio il tema.

Lo spazio è quello occupato da una serie di casette gialle che si affacciano in via Dante, oltre mille metri quadri tra la casa del custode, la mensa e i primi magazzini che l’impresa costruì in origine, quando decise di produrre con i propri telai biancheria per la casa di alto livello a Concorezzo. Solo questa parte è rimasta in piedi perché tutto il resto è stato demolito e in parte sostituito dal discount Aldi, da nuove palazzine e anche dal McDonald’s e altri esercizi commerciali.

Per quegli edifici esiste una convenzione tra il privato ossia Concorezzo Costruzioni e il Comune per stabilire in che modo l’Amministrazione Comunale può entrarne in possesso con l’acquisto diretto o l’affitto o il riscatto gratuito dopo averci inserito delle attività di pubblica utilità.