Come funzionano le videocamere che vigilano sulla Brianza est: «24mila veicoli irregolari al mese»

Il comandante del Corpo di Polizia Brianza est, Alessandro Benedetti, illustra i numeri dell’impianto di circa 120 telecamere di videosorverglianza che vigila sul territorio. «In media 168mila dati targa al giorno e quasi 4 milioni al mese, questi dati ci restituiscono circa 24mila veicoli irregolari al mese».
Bellusco, videosorveglianza via Milano
Bellusco, videosorveglianza via Milano

«Sul territorio su cui operiamo, che comprende l’Unione dei comuni di Bellusco e Mezzago, Ornago e Cavenago per 21 km quadrati e più di 24mila abitanti, abbiamo circa 120 telecamere di videosorverglianza. In queste sono compresi anche i 28 portali fissi che registrano il transito dei veicoli nei punti strategici del territorio». Lo spiega il comandante Alessandro Benedetti parlando della tecnologia a disposizione sul territorio del Corpo di Polizia Brianza est.

Come funzionano le videocamere che vigilano sulla Brianza est: «24mila veicoli irregolari al mese»
Alessandro Benedetti comandante polizia locale Bellusco Mezzago

«In media recuperiamo 168mila dati targa al giorno e quasi 4 milioni al mese e il nostro database conservare fino a 32 milioni di dati targa – continua – Questi dati ci restituiscono circa 24mila veicoli segnalati per mancanza di assicurazione (10mila solamente di questi), revisione o altri motivi al mese. Sono numeri importanti, ma che ci permettono di garantire la sicurezza sul territorio e di eliminare automobili che potrebbero essere pericolose (in media sequestriamo 100 veicoli all’anno), ma che sono utili anche per ricostruire le dinamiche degli incidenti e per capire i flussi di traffico. Il sistema è il frutto di un grande sforzo delle amministrazioni che si impegnano a mantenerne l’efficienza e la funzionalità».

La sicurezza passa anche dalla collaborazione con le altre forze dell’ordine: «Giornalmente siamo in contatto con le forze dell’ordine (anche sovraregionali) che accedono al database su delega della Procura della Repubblica – prosegue Benedetti spiegando anche la sicurezza del sistema e il tema della privacy – Alcune hanno accesso ai dati targa, ma in generale l’unico autorizzato a trattare i dati in comando sono io. Le immagini che vengono registrate dalle 120 telecamere vengono conservate cinque giorni come previsto dal garante, salvo che l’autorità Giudiziaria non ne faccia una richiesta precisa. Se non in caso di un’apposita disposizione, non possono essere viste da nessuno, nemmeno dai sindaci. Il sistema è blindato».

Oltre a quelle fisse sono a disposizione del comando anche quelle mobili, e tanti altri strumenti per la rilevazione della velocità: «Tutti gli strumenti, telecamere fisse comprese, ci permettono di effettuare interventi specifici. Dall’abbandono dei rifiuti, ai luoghi di spaccio fino, nell’ultimo anno, alla verifica di assembramenti. Però le telecamere non possono coprire ogni singolo punto del paese».