Autocisterna ribaltata in Valassina, Statale 36 ancora chiusa verso nord per i lavori di asfaltatura. I tempi si allungano

Valassina ancora chiusa nella mattinata di sabato 5 dicembre. E lo resterà ancora per diverse ore, visto che sono necessari lavori di asfaltatura nel tratto dove si è ribaltata la cisterna contenente carburante che, venerdì 4 mattina, ha causato la chiusura della Strada statale numero 36 in entrambe le direzioni per diverse ore.
Sabato 5 gennaio, ore 10: Valassina ancora chiusa in direzione nord, uscita obbligatoria a Erba-Giussano
Sabato 5 gennaio, ore 10: Valassina ancora chiusa in direzione nord, uscita obbligatoria a Erba-Giussano Foto Terraneo

Valassina ancora chiusa nella mattinata di sabato 5 dicembre. E lo resterà ancora per diverse ore, visto che sono necessari lavori di asfaltatura nel tratto dove si è ribaltata la cisterna contenente carburante che, venerdì 4 mattina, ha causato la chiusura della Strada statale numero 36 in entrambe le direzioni per diverse ore. Ventiquattro ore dopo l’incidente, la viabilità è regolare in direzione sud, mentre verso Lecco c’è l’uscita obbligatoria a Erba-Giussano. Proprio la città brianzola di Giussano sta pagando il dazio più alto a causa della chiusura della superstrada: sabato mattina, primo giorno dei saldi invernali, le strade comunali e provinciali a ridosso della statale erano bloccate dalle auto in coda.


Aggiornamento ore 15.15

Nonostante le cauta speranza del mattina, la Valassina è ancora chiusa al traffico. Anzi, i veicoli in transito vengono fatti uscire non più a Giussano, ma all’uscita precedente, quella di Verano. Anas sta infatti predisponendo una cartellonistica più efficace proprio in prossimità dell’uscita di Giussano. Questo fa intendere che, almeno per il momento, la carreggiata nord resterà chiusa per le prossime ore (almeno a partire da Giussano, quando si potrà tornare a uscire una volta sistemati cartelli e impianti luminosi), quando si procederà ad asfaltare il tratto interessato dall’incidente. Al momento questi lavoro non sono ancora partiti.

Aggiornamento ore 11.30

Entro 3 ore, quindi entro le 14.30, sarà riaperta la prima corsia con riduzione della velocità a 50 km/h. Ci sono da asfaltare 100 metri di carreggiata. La Polizia stradale di Seregno sta predisponendo tutta la segnaletica per la deviazione e il percorso alternativo. Intanto emergono maggiori dettagli sui mezzi coinvolti nell’incidente e sulla dinamica. I veicoli coinvolti sono un autocarro Mercedes delle ditta Gea spa di Castelnuovo Scrivia che trasportava benzina e gasolio condotto da L.L. 1977 di Milano (per lui 10 giorni di prognosi all’ospedale di Vimercate); un’Audi A1 condotta da un uomo G.R.P. 1957 nato in Argentina residente a Mariano Comense, libero professionista finito in ospedale a Desio; un autocarro Ducato condotto da Z.J.G. 1966 commerciante di Sesto di nazionalità cinese a bordo con la moglie 1966 rimasta ferita (10 giorni di prognosi per lei). In fase di accertamento la causa della perdita di controllo del camion che ha sbandato verso sinistra e si è ribaltato sulla destra. L’Audi non ha fatto in tempo a frenare e ha urtato l’autocarro.


Sull’incidente ha preso posizione anche la politica. Fabio Pizzul, consigliere regionale del Partito democratico, ha scritto sul proprio blog: «È l’ennesima conferma della pericolosità della statale 36, una delle strade più trafficate del Nord Italia. Proprio per questo, nel recente dibattito sul bilancio regionale per il 2019, su iniziativa di Raffaele Straniero, eletto per il Pd nella circoscrizione di Lecco, abbiamo presentato una proposta finalizzata a interventi urgenti per migliorare la sicurezza della statale. Con 78.000 transiti medi al giorno (dati ANAS) e una incidentalità pari a 7,6 incidenti al chilometro (dati Aci), la Milano-Lecco è la strada extraurbana più pericolosa della Lombardia e si contende questo triste primato con la Milano-Meda. L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità dal Consiglio regionale e chiede che la Giunta regionale istituisca, entro il giugno 2019, un gruppo di lavoro con Anas e gli enti territoriali interessati per programmare una serie di interventi urgenti con l’obiettivo di risolvere le situazioni più problematiche per la sicurezza della statale. Il tavolo di lavoro avrà anche il compito di individuare le opere necessarie e le risorse per la loro realizzazione. Il faro della politica è acceso, speriamo che la giunta tenga fede all’impegno preso così che la SS 36 possa essere percorsa con maggiore tranquillità dai suoi moltissimi utenti».