Che truffa ad Albiate: la “maga” Olga spilla 450mila euro a un’anziana per curare la figlia che non esiste

È riuscita a farsi consegnare almeno 450mila, nel giro di 6 anni, da una donna 72enne di Albiate e da un uomo di 76 anni. Ma oggi G.R., classe 1981 di origine macedone, è in carcere a Torino con l’accusa di circonvenzione di incapace aggravata e continuata e di riciclaggio.
Alcuni dei documenti sequestrati dai carabinieri
Alcuni dei documenti sequestrati dai carabinieri

È riuscita a farsi consegnare almeno 450mila, nel giro di 6 anni, da una donna 72enne di Albiate e da un uomo di 76 anni. Ma oggi G.R., classe 1981 di origine macedone, è in carcere a Torino con l’accusa di circonvenzione di incapace aggravata e continuata e di riciclaggio.

Si faceva chiamare Olga, ma nell’ambiente era nota come “la maga”, forse per la fine di circuire persone fragili e di persuaderle a concederle soldi e favori: è stata arrestata dai carabinieri della compagnia di Seregno comandata dal maggiore Emanuele Amorosi, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Monza. L’indagine lampo è partita da una segnalazione pervenuta ai militari dal medico di base della 72enne nel mese di maggio; à stata seguita in prima persona dal luogotenente Salvatore Vetrugno, comandante della stazione dei carabinieri di Carate.

In base a quanto emerso Olga – già nota alle forze dell’ordine e truffatrice di professione – avrebbe agganciato la vedova albiatese bussando alla sua porta per chiedere un bicchiere d’acqua. Instaurato un rapporto di fiducia, dal 2013 l’avrebbe circuita spillandole centinaia di migliaia di euro, fino all’intervento delle autorità nel maggio 2019. Come scusa per ottenere tanto denaro, la 38enne diceva di averne bisogno per importanti e urgenti cure mediche sia per se stessa che per la figlia. Figlia che l’albiatese ha addirittura finito per inserire nel proprio testamento, lasciandole in eredità la sua villa di residenza che era anche l’ultima proprietà rimastale, dato che aveva già venduto 3 appartamenti per foraggiare Olga. Su input dei carabinieri, la 72enne ha poi annullato il testamento. Ma l’anziana donna non è stata la sola vittima della “maga”, perché un paio di anni fa è finito nella rete anche un amico della 72enne, di anni 76.


Il denaro veniva prelevato in banca da Olga con cadenza settimanale, senza che nessuno si insospettisse o segnalasse quanto stava accadendo. Dapprima effettuati con bonifici bancari, i versamenti sono poi finiti su un PostePay, su indicazione della sedicente 38enne per evitare l’insorgere di sospetti. Il valore complessivo della truffa è superiore a 450mila euro (somma dei versamenti effettuati con bonifico bancario o su PostePay), perché diversi trasferimenti sono avvenuti anche in contanti. Olga è residente a Carignano, in Provincia di Torino, in una baracca costruita su un terreno di proprietà dove vive con compagno e 5 figli. In zona Torino, lo scorso anno, aveva generato un danno erariale da 150mila euro.