Che cosa c’è sul Cittadino di giovedì 9 luglio 2020

I grattacieli di San Fruttuoso, le torri di vialone Battisti, l’assessore che difende le scelte. E poi la droga che torna a uccidere di più, il sindaco che migliora il gradimento, lo stallo di Villa reale. Ecco cosa c’è sul Cittadino di giovedì 9 luglio.
La prima pagina di giovedì 9 luglio 2020
La prima pagina di giovedì 9 luglio 2020

C’è “Monza Verticale” in primo piano sul giornale in edicola giovedì 9 luglio. Sono i nuovi progetti per diverse aree della città che prevedono la realizzazione di grattacieli, quindi – nei piani dell’amministrazione – uno sviluppo in verticale per recuperare spazi verdi al suolo. Si parla del piano ormai noto per l’ex Feltrificio Scotti, con le proteste dei residenti e la raccolta firme che ha raggiunto quasi 2mila adesioni. Ma anche con la presa di posizione ufficiale dell’ordine degli ingegneri della Brianza per la tutela della storia ciminiera, testimonianza dell’archeologia industriale della città.

E c’è soprattutto, come novità, il progetto per via Ticino, affacciato su viale Lombardia a San Fruttuoso, che prevede due torri, una delle quali di 66 metri di altezza per 20 piani (quindi sarebbe l’edificio più alto di Monza dopo il duomo). A tutto questo risponde in un’ampia intervista l’assessore all’urbanistica Martina Sassoli, difendendo e motivando le scelte dell’amministrazione.

Il Cittadino continua a raccontare anche lo scacco alla Villa reale, aperta solo negli spazi gestiti dal Consorzio e sempre chiusa in quelli di competenza del privato: cominciano a sentirsi reazioni civiche alla situazione, il Comitato per il Parco reagisce allo stallo. E poi c’è il caso della Cascina del Sole attualmente in stato d’abbandono. E le piscine? Ai ferri corti: il Comune ha mandato la revoca del contratto al privato, se nulla cambia piazza Trento cercherà di affidarle per agosto ad altri.

Nelle cronache della città c’è il sindaco Dario Allevi che guadagna consensi nella classifica della Governance Poll 2020 del Sole 24 Ore: un sondaggio tra mille elettori del capoluogo dice che il primo cittadino di Monza verrebbe rivotato se si votasse adesso col 55% delle preferenze, +4 abbondante rispetto al risultato del 2017.

Allarme dai dati dello spaccio, delle operazioni antidroga, del consumo di stupefacenti: i morti nel territorio sono tornati ad aumentare.

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Ma anche l’accordo Comune-Associazione Alpini per far nascere all’ex Lamperti a San Rocco il campo di addestramento cani per le emergenze, quindi per la ricerca di persone, insieme alla Protezione civile. E la rivolta per Asfalti Brianza, il caso dell’azienda di Concorezzo che con odori molesti ha fatto mobilitare i cittadini anche a Sant’albino, Brugherio, Agrate Brianza.

In tema coronavirus, le statistiche “normalizzate” sulla mortalità in città dopo i picchi dei mesi scorsi, soprattutto aprile, e i progetti di Fondazione della comunità di Monza e Brianza e Meridiana per il sostegno psicologico a chi ha affrontato il covid.

E poi la storia di un uomo positivo e asintomatico confinato, da quattro mesi in casa (al quale è stato dedicato un drink di sostegno da un pub che frequentava) e le testimonianze di commercianti che non si sono arresi dopo la riapertura e hanno cercato idee per ripartire.

Tra le storie anche quelle della maturità e i ritratti di alcuni diplomati con esperienze alle spalle difficili, come la studentessa del Mosè Bianchi che si è trovata a dover lavorare, anche nei turni di notte, ma ce l’ha fatta.

Il 29 luglio saranno passati 120 dal regicidio. In edicola giovedi la Prima puntata di una miniserie sull’anniversario: i testimoni dell’epoca dai verbali che raccontano i movimenti di Bresci, la ricostruzione in mappa storica e originale dell’assassinio, la presentazione del docufilm realizzato da associazioni monzesi sul regicidio e che verrà presentato il 16 luglio.

In economia si torna sul caso Dentix, il franchising di ambulatori dentistici chiusi da mesi – compresa la sede di Monza, al ponte dei Leoni – in cui erano in cura decine di residenti in città e in Brianza.

Una mappa in cultura presenta e fissa la collocazione delle opere del progetto Mad, monza arte diffusa, promosso dal Comune e da Leo Galleries (di cui il Cittadino è media partner). Con l’avvio delle visite guidate, e sul giornale ci sono tutte le indicaizoni per prenotarle nel rispetto delle disposizioni anti-covid, è l’occasione per vedere quali sono e dove sono le installazioni. E poi una sorpresa: nel nuovo libro del giallista Marco Malvaldi per Sellerio, “Il borghese Pellegrino”, c’è anche Monza. O meglio, un monzese: Paolo Mantegazza.