Che cosa c’è sul Cittadino di giovedì 4 ottobre 2018

Lo stadio del calcio Monza che verrà, quello da 40 milioni che è stato progettato nel 2014, i trent’anni di vita del Brianteo e l’ipotesi di vendita che non è scartata. Poi la Triennale, il molestatore condannato, l’alpino reduce morto e molto: ecco il Cittadino di giovedì 4 ottobre.
La prima pagina del Cittadino di giovedì 4 ottobre 2018
La prima pagina del Cittadino di giovedì 4 ottobre 2018

Fatto il Monza bisogna fare la casa del Monza, sempre che davvero l’obiettivo sia fare scalare le serie alla squadra acquistata con Fininvest da Galliani e Berlusconi: finora di stadio non si è parlato, ma di stadio bisogna parlare. E allora il Cittadino ci ha messo il naso: intanto verificando quali sono i requisiti di un impianto adatto alla serie A; poi scoprendo con la giunta quali sono le strade possibili (e sentendosi dire che la vendita non è un’opzione scartata) e infine raccontando che un progetto in realtà c’è: lo ha fatto uno studio di archistar deglle strutture sportive e risale a quattro anni fa. Vale 40 milioni di euro.

Nel frattempo parla per la prima volta Pierluigi Casiraghi, che non esita a dire che «si respira il clima delle grandi occasioni» attorno al Monza che vuole puntare alla massima serie del mondo del calcio. Insomma, mentre Monza fibrilla per l’arrivo della nuova proprietà, deve fare i conti con la realtà.

Quella di un uomo condannato per avere molestato ragazzine (sono nove anni di carcere), con il processo al capo delle baby gang della stazione, quello dei commercianti di corso Milano, sopra la stazione, che si sentono in ostaggio del degrado che gira attorno a quel quartiere. Non è un racconto rassicurante per la Monza del 2018.

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E poi: la Triennale che se ne va e il sindaco che cerca una strada alternativa, l’accordo sul vecchio ospedale che ancora è impantanato, il nuovo bando per l’appalto dei rifiuti che porterà a Monza i sacchi con il microchip (meglio iniziare a pensarci). E poi la viabilità, una roba che fa girare attorno a Monza 104mila persone al giorno per almeno 208mila spostamenti quotidiani, mentre l’amministratore unico di MonzaMobilità sostiene che qualche speranza per sciogliere i nodi del traffico c’è.

Poi uno storico alpino monzese che “è andato avanti”, la principessa Sissi che viene a Monza, il parco che si prepara al suo Festival, il ponte di piazza Cambiaghi che forse potrebbe riaprire ai pedoni e lo Zucchi che si fa fare delle bacheche per fare rinunciare studenti e professori allo smartphone, almeno durante le lezioni.

Mentre Beppe Fumagalli spiega al Cittadino da cima a fondo perché la Candy finirà in mani cinesi, è tempo di cultura: quella del Rina Sala Gallo, il concorso pianistico internazionale che apre sabato 6 ottobre e di cui il Cittadino è media partner; e quella di Robert Capa che sbarca all’arengario con le sue fotografia. Note a margine: giovedì 4 apre alle Grazie una mostra d’arte che è anche un’asta, il ricavato sosterrà le attività dei francescani: anche in questo il Cittadino c’è, come spalla di un progetto importante ideato da Leo Galleries con Streetartpiu. Meglio esserci.