Cesano Maderno: cellulari al bando per i ragazzini all’oratorio feriale

Don Angelo Valera mette al bando i cellulari dall’oratorio feriale di San Bernardo a Cassina Savina, Cesano Maderno. «Per rendere più ordinata e lineare l’intensa attività educativa», è il motivo. A disposizione delle famiglie per comunicazioni un numero fisso e il numero personale del don.
cesano maderno - oratorio estivo non cellulare
cesano maderno – oratorio estivo non cellulare Cristina Marzorati

Whatsapp, Snapchat, Instagram ragazzini e adolescenti hanno perennemente gli occhi puntati sul cellulare e allora all’oratorio di San Bernardo a Cassina Savina, a Cesano Maderno, lo smartphone deve restare alla porta. Una scelta forte quella di don Angelo Valera, che dopo le prime settimane di oratorio feriale ha notato come l’attenzione degli iscritti sia più catalizzata dal telefonino che dalle iniziative al centro giovanile.

Sulla pagina Facebook della parrocchia e all’ingresso dell’oratorio è apparso un avviso per tutti i genitori: «Per rendere più ordinata e lineare l’intensa attività educativa di questo periodo di oratorio feriale, reputiamo non opportuno che i ragazzi siano muniti di cellulare durante l’attività educativa. Per questo motivo invitiamo le famiglie a non lasciare il cellulare ai ragazzi nel caso il cellulare verrà ritirato all’ingresso e riconsegnato al termine della giornata».

Il dibattito nella frazione è aperto tra chi appoggia la decisione di don Angelo e chi invece vorrebbe restare perennemente connesso con i propri figli. Comunque il sacerdote un contatto telefonico l’ha assicurato e ha tanto il sapore di una volta: un bel numero fisso. Già mamme, papà e nonni che vogliono comunicare urgentemente con i propri figli e nipoti possono telefonare allo 0362 500521. Don Angelo ha fatto anche un passo in più e ha messo a disposizione il numero di cellulare.

Un’iniziativa che non è certo unica. In altri oratori anche oltre i confini della Lombardia i sacerdoti hanno messo momentaneamente al bando i telefonini preferendo il gioco, il dialogo e i momenti insieme invece di una schermata e connessioni con amici virtuali dall’altra parte del mondo. Abbiamo contattato don Angelo, per avere un suo commento diretto all’iniziativa e capire come abbiano reagito i genitori. Sono contenti? Sono contrari? «Non sono tenuto a dare spiegazioni ad estranei sulla linea educativa, rispondo soltanto ai genitori» è stata la risposta del sacerdote.