Ceriano, caccia al rapinatore E’ armato e molto pericoloso

Potrebbe aver preso un treno, oppure essere fuggito a piedi, nella brughiera di Ceriano Laghetto. E’ armato. Forse ha due pistole. Una calibro 7.65 con la quale ha ferito l’appuntato scelto Domenico Peta e un’altra, l’arma d’ordinanza che è riuscito a sfilare dalla fondina del carabiniere dopo la sanguinosa rapina sabato all’ufficio postale di Cogliate.
I rilievi della scientifica dei carabinieri
I rilievi della scientifica dei carabinieri

Potrebbe aver preso un treno, oppure essere fuggito a piedi, nella brughiera attorno a Ceriano Laghetto. L’unica certezza è che è armato. Forse ha due pistole. Una calibro 7.65 semiautomatica con la quale ha ferito l’appuntato scelto Domenico Peta e un’altra, l’arma d’ordinanza che è riuscito a sfilare dalla fondina del carabiniere quando era a terra con un proiettile nella coscia. Lui è il complice di Fabrizio Bartelle, forse più giovane del 58enne piantonato all’ospedale San Gerardo di Monza dopo essere stato sottoposto a due interventi chirurgici all’addome. Il nome del fuggitivo resta al momento secretato, ma i carabinieri della compagnia di Desio che stanno conducendo le indagini potrebbero essere sulle sue tracce. Un criminale che come Bartelle non è di primo pelo. Con sè oltre alle armi, salvo che non si sia liberato della Beretta dell’Arma, una pistola molto pesante e ingombrante, ha anche uno zaino con dentro diciottomila euro, il bottino della sanguinaria rapina.