CentoVenti, 18 gennaio 1899: Monza chiede più forze dell’ordine a Roma

LEGGI LA NOTIZIA ORIGINALE - Dodici mesi nella città di 120 anni fa in occasione del compleanno numero 120 del Cittadino. In questo caso si parla di sicurezza, di furti e di forze dell’ordine. E di “reclami spediti al governo”. Anche nel 1899.
cittadino 120 anni centoventi
cittadino 120 anni centoventi

I carabinieri che aumentano, la richiesta (soddisfatta) di avere l’esercito in città, la polizia locale sotto organico e i rinforzi annunciati anche per il commissariato di polizia quando verrà aperta la questura. Storia recente? No, antica, antichissima: almeno 120 anni, per stare nel corso degli ultimi tre secoli.

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Lo racconta la Rivista monzese (il settimanale di cui il Cittadino è stato il prosecutore) di giovedì 18 gennaio 1899. “Furto audace” è il titolo in basso all’ultima colonna della seconda pagina e l’articolo spiega che “Proprio in pieno meriggio di Martedì 10 p., ignoti ladri penetrarono nella casa della povera famiglia Bonzi Carlo in Via Appiani e la spogliarono di quella poca biancheria ch’era provvista. In casa trovavasi la vecchia nonna. S’immagini il lettore, quale ingrata sorpresa sarà stata per lei e e per le povere donne al ritorno dal lavoro”. La famiglia Bonzi si appella alla Lega Cattolica per riuscire ad avere abiti e nuova tela ma dei ladri nessuna traccia (e pare che il merito sia anche delle donazioni all’“Albero del Natale”, evidentemente un’iniziativa caritatevole.


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Fin qui cronaca di un furto. Quel che conta arriva subito dopo. “E qui vorremmo di nuovo rivolgerci alla Pubblica Sicurezza, ma in verità non sentiamo la forza” scrive la Rivista monzese. “In tutta Monza abbiamo undici carabinieri, ma ad essi spettano, e il servizio interno, e quello fuori, senza dire dei varii disimpegni, di informazioni segrete, di sorveglianze straordinarie, di contabilità ecc. Di modo che per la Pubblica Sicurezza, non ne restano più di quattro”.


1899-2019: il Cittadino compie 120 anni di attualità – LEGGI La prima pagina originale

“Abbiamo circa altrettante guardie” continuava il giornale monzese proseguendo nell’elencazione delle forze dell’ordine disponibili, ma anche qui gli impieghi sono tanti e tali da toglierli dalla sicurezza in senso stretto. “Di modoché manca loro il tempo e il tempo, e diciamo pura la voglia e la forza, di dare la caccia ai ladri. Occupate voi i gatti in altre cure, e vedrete empirvisi la casa di sorci” sentenziava la Rivista per dare conto del fatto che “qui in Monza, una congrega di ladri si è stabilita, e trova di star bene. Sappiamo di reclami spediti al governo perché una città come Monza, con una popolazione di oltre 40.000 ed il vasto circondario, sia provvista di un maggior numero e di carabinieri e di guardie, ma finora tutto invano”.