Caso Aeb-A2A: indagato il sindaco di Seregno Alberto Rossi

Anche il sindaco di Seregno Alberto Rossi ha ricevuto un’informazione di garanzia da parte della Procura della Repubblica di Monza nell’ambito dell’inchiesta sull’operazione di integrazione societaria tra l’ex municipalizzata seregnese Aeb e A2A. Risultano indagati anche l’assessore alle Partecipate e il segretario comunale.
Il sindaco Alberto Rossi
Il sindaco Alberto Rossi Paolo Colzani

Il sindaco di Seregno Alberto Rossi, come la presidente di Aeb Loredana Bracchitta, ha ricevuto un’informazione di garanzia da parte della Procura della Repubblica di Monza, che nell’ambito dell’inchiesta sull’operazione di integrazione societaria tra l’ex municipalizzata seregnese e A2A ha formulato anche per lui i capi di imputazione di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio.

Insieme al sindaco risultano indagati anche l’assessore alle Partecipate, Giuseppe Borgonovo e il segretario comunale, Alfredo Ricciardi.


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A comunicarlo, sulla sua pagina di Facebook, è stato lo stesso primo cittadino. Rossi ha scritto che «è una botta che mi provoca tristezza», aggiungendo che «ho scelto di candidarmi per solo spirito di servizio. Non ho alcun dubbio sulla mia correttezza, e per questo sono veramente dispiaciuto, e mi spiace se questo possa in qualche modo mettere in ombra tutte le cose belle che abbiamo fatto e stiamo facendo per Seregno. Sono molto amareggiato ed in momenti come questo una parte di me si domanda se valga la pena di tanti impegni, tanti sbattimenti, tanti sforzi e dedizione messi nel lavoro che faccio. Ma questo non mi toglie la voglia di continuare a lavorare nell’esclusivo interesse della mia città e della mia comunità, con l’impegno di sempre e con la serenità che viene dalla certezza di essermi sempre comportato correttamente».

In una nota A2A sottolinea che “i provvedimenti – noticati nell’ambito delle indagini preliminari condotte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza aventi ad oggetto l’operazione di integrazione societaria di AEB – non riguardano né l’attuale vertice della società quotata, né A2A, né società del Gruppo A2A. La Società, nel manifestare piena fiducia nella magistratura inquirente, conferma il convincimento circa la correttezza del proprio operato”.