Casatenovo, sfuma il piano Amadori per rilanciare la Vismara

Niente da fare per il piano di concordato in continuità presentato dal gruppo Amadori. Adesso il futuro dei 180 lavoratori della Vismara di Casatenovo è più incerto. Deciderà il giudice il 6 novembre prossimo
La sede della Vismara a Casatenovo
La sede della Vismara a Casatenovo

Sembrava tutto pronto, con il gruppo Amadori intenzionato a rilanciare un marcio storico come quello della Vismara di Casatenovo. Invece niente accordo. E la situazione dei 180 dipendenti, molti dei quali residenti nella provincia di Monza e Brianza, (solo un anno fa erano 230) si complica nuovamente. Tutto si deciderà nell’udienza che si terrà il 6 novembre davanti al giudice fallimentare.

Le difficoltà del salumificio e del Ferrarini di Reggio Emilia che lo controlla, con una crisi finanziaria legata a problemi di liquidità, sembravano risolvibili grazie al piano di concordato in continuità presentato nei mesi scorsi dal gruppo Amadori. L’intesa, però, non si è concretizzata: «Il 6 novembre – spiega Enzo Mesagna della Fai Cisl Mbl – si terrà un’udienza nella quale il giudice si esprimerà. Tutto dipenderà da che cosa succederà da qui a quella data. Potrebbero esserci nuove offerte, forse si deciderà per un nuovo concordato. Al momento è difficile dire come evolverà la situazione».

I lavoratori fino a febbraio avranno gli ammortizzatori sociali: «La cassa integrazione speciale è a rotazione – conclude Enzo Mesagna -. Quindi i reparti lavorano. Abbiamo anche avviato le procedure per le politiche attive del lavoro. Adesso è prematura qualsiasi azione. Attendiamo le prossime settimane per sapere di più e per capire quale svolta prenderà la crisi. Quello che possiamo assicurare è che non lasceremo i lavoratori al loro destino, ma continueremo a lavorare per difenderli come abbiamo fatto finora».