Carnate: controllo dei varchi in entrata e in uscita in arrivo, telecamere per 67mila euro

Un progetto di 67mila euro per l’installazione delle telecamere di presidio dei varchi di entrata ed uscita da Carnate. Il Comune ha partecipato a un bando, ma procederà indipendentemente dall’esito.
Carnate: l'area di via Giovanni XXIII dove verrà installata una telecamere di controllo dei varchi
Carnate: l’area di via Giovanni XXIII dove verrà installata una telecamere di controllo dei varchi Gabriele Galbiati

Un progetto di 67mila euro per l’installazione delle telecamere di presidio dei varchi di entrata ed uscita da Carnate. È stato presentato dal Comune alla Regione Lombardia nell’ambito di un bando per la sicurezza.

Il bando darà il suo responso nel corso delle prossime settimane, ma l’amministrazione cittadina ha già le idee chiare: il progetto infatti si farà anche senza i soldi del Pirellone.

Il contributo che potrebbe arrivare infatti dalla Regione sarebbe di 25mila euro, ma in caso non dovesse essere accolto il progetto, l’esecutivo cittadino intende procedere in ogni caso con soli fondi comunali.

«Noi le cifre le abbiamo già accantonate per sicurezza – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Egidio Passoni – In caso dovessero arrivare i soldi bene, altrimenti li metteremo come fondi comunali. Il progetto è ovviamente nell’ottica di garantire maggior sicurezza per i nostri cittadini e quindi proseguiremo in ogni caso».

Nel dettaglio gli occhi elettronici verranno installati sui varchi di via Galilei, Giovanni XXIII, Fornace, Volta e cavalcavia di via Matteotti a cui si aggiungeranno poi anche delle telecamere per il presidio del territorio in alcuni dei punti sensibili del territorio: quartiere stazione, davanti al municipio, piazza della chiesa e parco della biblioteca.

«Oltre agli occhi elettronici verrà poi fatto tutto il collegamento ed il centro di comando all’interno del comando di Polizia Locale – prosegue Passoni – Verrà inoltrata nei prossimi mesi la richiesta in Prefettura per quanto riguarda il discorso della privacy ed infine cercheremo di capire con Enel se sarà possibile sfruttare i pali della luce per posizionare le telecamere oppure se in alcuni punti dovremo installare nuovi pali da supporto. Il nostro obiettivo è quello di realizzare il tutto per la fine dell’anno garantendo così maggiore sicurezza per il nostro territorio».