Carate Brianza, l’ex assessore Frigerio: «Cacciata per vicende personali, il sindaco sapeva tutto delle targhe»

L’ormai ex assessore Eleonora Frigerio replica secca alla revoca del suo incarico da parte del sindaco Veggian e dice: lui sapeva tutto da sempre delle targhe che, aggiunge, sono stato «un atto legittimo». E poi: cacciata per motivi legati a vicende personali.
Eleonora Frigerio
Eleonora Frigerio

«Evidentemente le ragioni di tanto astio e rancore trovano origine in fatti ed eventi che nulla hanno a che vedere con l’amministrazione del Comune di Carate e soprattutto con lo spirito di dedizione che dovrebbe contraddistinguere ogni buon amministratore». Sono le parole con cui l’ormai ex assessore Eleonora Frigerio sintetizza la sue riflessioni dopo essere stata messa alla porta della giunta dal sindaco Luca Veggian.

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Quali sia le ragioni non lo dice, o almeno non fino in fondo: «Di natura personale» spiega in un passaggio delle dichiarazioni fatte dopo la revoca del suo incarico, ma una cosa la dice, in più: il sindaco sapeva chi fosse il fornitore da prima.

«Questo non è il sindaco con il quale ho lavorato assiduamente e senza sosta per tre anni, condividendo ogni aspetto ed ogni azione supportandolo e sostenendolo in ogni occasione – ha scritto Frigerio -. Ho collaborato senza risparmiarmi con ogni collega di giunta, sono stata coinvolta da loro in molte attività amministrative perché richiedevano il mio parere considerata la mia esperienza. ho portato in approvazione decine di delibere di giunta e di consiglio di grande rilevanza che sono sempre state votate senza mai alcun dubbio da parte di tutta la maggioranza. Ho sempre adottato un metodo inclusivo e di condivisione, non mi sono mai discostata dal programma elettorale, ho sempre ricevuto attestati di stima e rispetto sia dai colleghi di giunta che dai consiglieri tutti».

Per l’ex assessore la vicenda delle targhe è stato un atto legittimo «di un funzionario che ne ha ribadito convintamente la correttezza e la legittimità» ed «è evidentemente una scusa che sottende altro al di fuori dall’azione amministrativa del Comune di Carate e che, mio malgrado, è facilmente intuibile». Cioè? «Le motivazioni della mia revoca sono assolutamente pretestuose, conseguenza di vicende personali che non riguardano l’amministrazione caratese».

E poi, appunto, Veggian. «Ribadisco che il sindaco era informato dell’identità del fornitore tanto che, il 18.6, a margine della conferenza stampa su “E…state a Carate”, ha scelto, sulla base di bozze inviateci dallo stesso, il tipo di grafica che sarebbe stata incisa sulle targhe condividendola con me».