Carabiniere di Brugherio morì nel lecchese in moto, rinvio a giudizio per il dirigente della Provincia

Il dirigente della Provincia di Lecco Angelo Valsecchi è l’unico rinviato a giudizio per la morte del carabiniere Luca Benfatto di Brugherio, avvenuta un anno fa. Accusato di omicidio colposo «per omissione di controllo e interventi per la sicurezza stradale»
L’Honda riversa sull’asfalto dopo l’incidente
L’Honda riversa sull’asfalto dopo l’incidente Silvio Sandonini

Le ipotesi di reato sono omicidio colposo, omissione di controllo e interventi adeguati a garantire la sicurezza stradale: sono i presupposti con è stato rinviato a giudizio dal giudice preliminare Paolo Salvatore di Lecco l’ingegnere Angelo Valsecchi, 49 anni, dirigente del dipartimento territorio e lavori pubblici della Provincia di Lecco.

I fatti risalgono al 19 aprile del 2015, quando il carabiniere fuori servizio Luca Giuseppe Benfatto, in sella alla sua moto, è finito contro un muretto nella zona di Lierna-Fiumelatte di Varenna, sulla provinciale 72, perdendo la vita. In udienza si sono costituiti parti civili la moglie del motociclista deceduto e i genitori, assistiti dall’avvocato Salvatore Cuscunà del Foro di Catania.

Prima udienza fissata per il 14 novembre: il legale del dirigente ha detto che si prepara a motivare a processo le eccezioni riguardo gli accertamenti tecnici fatti, gli stessi che lo hanno portato al rinvio a giudizio, anche in relazione ai tagli alla spesa pubblica e all’elenco delle priorità della Provincia di Lecco.

Il giorno dell’incidente il carabiniere di 34 anni aveva deciso di uscire per un giro intorno al lago: il militare di stanza a Brugherio era finito contro un muretto che costeggia la provinciale ed era morto sul colpo. Inutile il tentativo di soccorrerlo di un amico che si trovava su un’altra moto.